Quattro gol nei due test invernali, Italiano se lo coccola perché sa che il francese può essere importante. Specie senza Gonzalez e Sottil
Quattro gol segnati da Jonathan Ikoné tra Arezzo (uno) e Always Ready (tre). Avversari deboli, sì, ma poco importa per uno che in un anno di Fiorentina ha avuto sempre tanti problemi davanti alla porta. Questione di concretezza, di ‘perdersi’ negli ultimi metri dopo aver fatto magari ottime cose. Quindi ben vengano questi gol, riporta Il Corriere dello Sport – Stadio.
ORA VEDE LA PORTA. Per rafforzare i concetti vale più di ogni altra cosa l’immagine di Italiano che, finito il primo tempo di Fiorentina-Always Ready in cui appunto Ikonè aveva appena realizzato una tripletta, chiama a sé l’esterno indicandogli l’area di rigore dei sudamericani per mimare alcuni movimenti fatti in un modo e che andavano fatti in un altro. La dimostrazione pratica di quanto lo stesso Italiano conti e punti sull’11 transalpino come da lui detto e ribadito tante volte. Questa “nuova” concretezza non può che far piacere all’allenatore viola, consapevole dell’importanza di Ikoné per raggiungere gli obiettivi già fissati sui muri dello spogliatoio per l’inizio di gennaio: risalire in classifica grazie alle due gare di fila al “Franchi” contro Monza e Sassuolo, e battere subito dopo la Sampdoria sempre a Firenze per accedere ai quarti di finale di Coppa Italia.
PUPILLO JOHNNY. E c’è un altro motivo strettamente legato: le assenze di Nico Gonzalez e Sottil sulle fasce, zona di campo fondamentale per il gioco della Fiorentina. L’argentino forse sarà pronto per il nuovo inizio del campionato, portandosi però dietro 389 minuti su 2.070 complessivi nelle ventitré partite in archivio fin qui, mentre il rientro va sicuramente spostato più in là per Sottil, reduce da un intervento chirurgico per un’ernia che lo costringerà ad allungare un’assenza che dura dal 18 settembre: ecco perché Italiano si coccola Ikoné.
Di
Redazione LaViola.it