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Ikoné batte un doppio colpo. Una svolta attesa da due anni e mezzo

Tutto era iniziato con un’azione simile al gol di ieri, ma conclusa con un palo contro la Juve. In Svizzera si è riscoperto ‘freddo’, come la sua esultanza

In due anni e mezzo abbondanti di Fiorentina sono stati diversi i frangenti in cui si pensava che Jonathan Ikoné potesse finalmente mostrare tutto il suo talento. Ora: sarà difficile che la prestazione e i due gol di San Gallo possano cambiare qualcosa nelle gerarchie viola, ma Ikoné ha quantomeno battuto un doppio colpo e vedere segnali di vita da un calciatore che spesso sembra un corpo estraneo è un buon segno in generale, per Palladino e per tutto l’ambiente. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.

PRIMA VOLTA. L’ultima volta che aveva smosso la rete avversaria per due volte era stato contro l’Under 19 del Ludogorets, quando giocava nelle giovanili del Psg. Era il 6 dicembre 2016, in campo, anche allora, c’era un giovanissimo Adli, e si trattava di Youth League. Otto anni dopo, è arrivata la prima doppietta tra i professionisti: lui che in queste tre stagioni a Firenze ha mostrato – a singhiozzo – diverse qualità, ma mai quello della lucidità sotto porta, nel canton di San Gallo si è scoperto freddo, come la sua esultanza da brividi. Prima una discesa su sventagliata di Bove, conclusa con precisione col mancino; poi una correzione sotto porta su assist di Kouame. Nel finale ha poi sprecato da pochi passi un pallone che poteva valergli la tripletta.

FREDDEZZA. Forse non sarà la gara della svolta, visti anche i troppi precedenti che tendono a frenare gli entusiasmi. Ma la prestazione della Conference può almeno sbloccare alcuni suoi limiti. Soprattutto il primo gol: lui, da solo davanti al portiere, con tanto tempo per pensare. Aveva cominciato la sua avventura in Italia, nel marzo 2022 in un Fiorentina-Juventus, con un’azione simile, colpendo il palo dopo una corsa in solitaria contro Perin. Aveva già mostrato gran parte di sé in quella circostanza: rapidità, dribbling e una tecnica che scompariva con l’avvicinarsi alla porta.

ALTERNATIVE. In quel ruolo, vale a dire esterno destro, Palladino ha dimostrato di puntare tutto o quasi sul suo pupillo Colpani. Quindi domenica sera contro la Roma Ikoné si accomoderà in panchina. Ma la trasferta di Conference ha dimostrato che può essere un valore aggiunto per questa Fiorentina, almeno in contesti di partita in cui l’avversario lascia spazio e campo. Così come Riccardo Sottil, un altro che, sull’altra fascia, è stato un fattore quando il San Gallo ha allargato le maglie.

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