Rassegna Stampa

Igor: “Vlahovic è da top 5 dei bomber. Ma un gol lo cerco anch’io: alla Juve”

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“Mi ha sempre stupito il modo in cui si allenava: Dusan non si accontenta mai, vuole perfezionarsi”, ha detto il brasiliano alla vigilia di Fiorentina-Juventus

 Il brasiliano Igor ha parlato in un’intervista a Tuttosport alla vigilia della sfida del Franchi tra Fiorentina e Juventus. Queste le sue dichiarazioni:

KO A UDINE.Il ko di Udine è duro da accettare. A parte l’azione del gol subito, abbiamo tenuto sotto controllo la gara. Comunque ora dobbiamo pensare alla Juve sapendo quanto sia importante questa sfida. A maggior ragione, dopo un passo falso, vogliamo i tre punti“.

MANCA IL GOL.Un po’ manca, anche perché di occasioni ne creiamo. Purtroppo nel calcio capitano momenti così. Ma vedo l’impegno di Jovic, la rabbia di Cabral, come si allenano tutti i giorni i nostri attaccanti. Come si dice in Brasile, appena arriverà un gol ne arriveranno tanti“.

FIDUCIA.So come lavora il nostro allenatore e so che appena saremo al 100% faremo grandi cose. Abbiamo i mezzi, la voglia e la spinta dei tifosi“.

VLAHOVIC.Un bravo ragazzo, ha lavorato sodo per arrivare a certi livelli. E ha pure iniziato a segnare con continuità su punizione (sorride). Dove può arrivare?Vedendo come si allenava ho sempre pensato che potrà fare parte dei quattro-cinque migliori nel suo ruolo. Mi piacciono i giocatori che non si accontentano e lavorano sempre per migliorarsi“.

SACRIFICI.I sacrifici non mi sono mai pesati e oggi posso ritenermi soddisfatto ma di strada ne ho ancora da fare, guai abbassare la guardia. Io e i miei compagni di reparto lavoriamo per fermare i più forti. L’obiettivo è non far segnare Dusan né Milik, che appena arrivato ha già fatto centro a conferma di quanto sarà utile alla sua squadra. Vogliamo fermare tutta la Juve“.

JOVIC VS VLAHOVIC E BREMER VS IGOR.Fra Dusan e Luka il duello riguarda anche la loro nazionale. Quanto a Bremer, non lo conosco personalmente. Ci siamo affrontati in campo e in questi anni lui ha fatto una crescita gigantesca. Sorpreso se dovesse accettare la chiamata di Mancini in Nazionale? Se la nazionale del proprio Paese non ti chiama perché impedire a se stessi di giocare un domani un Mondiale o un Europeo?

L’ULTIMA CON LA JUVE.Il successo 2-0 sulla Juve a maggio? Quel successo ha coronato una stagione molto bella per tutti noi e la nostra gente. Contava tantissimo non solo per ciò che significa da sempre questa sfida per Firenze, ma perché vincere avrebbe significato tornare in Europa. È stato un giorno speciale“.

NO CHIELLINI, DE LIGT E DYBALA.Stanno ricostruendo ma restano sempre forti. L’operazione che più mi ha sorpreso è l’addio di Dybala, mai avrei immaginato che la Juve rinunciasse a uno dei suoi simboli e idoli né che lui restasse in Italia. La Roma col suo acquisto lotterà per lo scudetto assieme a Milan e Inter“.

THE WALL.Se mi piace essere chiamato ‘The Wall’ dai tifosi? Mi piace (ride). Figurarsi che un tifoso mi ha soprannominato San Igor, disegnandomi come un santo con tanto di ali (lo mostra divertito sul cellulare, ndr). Però quanto mi pesa non aver ancora segnato un gol con questa maglia… Se giocherò speriamo di farlo proprio alla Juve“.

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