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Igor: “Cabral è forte. Non ho dubbi, farà bene. Europa possibile. Italiano è un martello”
Il difensore brasiliano della Fiorentina: “Cabral è forte, deve solo abituarsi alla Serie A. Farà bene, sono sicuro. Europa? La vogliamo”
Parla così il difensore brasiliano della Fiorentina Igor al Corriere Dello Sport:
EUROPA. Le manca? “Sì, perché è una vetrina apprezzata in tutto il mondo, tutti i calciatori puntano ad arrivarci. Voglio portare la Fiorentina lì dove merita. Stiamo facendo bene, possiamo provare a raggiungerla. Ci mancano dieci partite (compresa la semifinale di ritorno di Coppa Italia, ndc): dovremo vincere, prendere ogni volta i tre punti. Perché gli avversari che ci precedono possono “scivolare” e noi dovremo essere scaltri quanto serve per approfittarne al momento giusto. È questa la ricetta per costruire un sogno. Giocare la Champions League lo sarebbe per me. L’ho sempre immaginato, fin da bambino. Vorrei riuscirci per me, per la mia famiglia, per la gente di Bom Sucesso, la mia città. Sarebbe qualcosa di… un altro mondo”.
ITALIANO. “A noi difensori chiede soprattutto di rischiare, di recuperare il pallone, di pressare l’avversario che ti trovi di fronte. Per attaccare bene si deve cominciare da dietro, dobbiamo essere noi i primi a farlo, costruendo la manovra dal basso. Abbiamo tanta responsabilità”. Testa? “La concentrazione è il segreto. Se sei focalizzato su quello che devi fare, ti viene tutto naturale. Controllando i dettagli, stando attento a tutto, prestando attenzione ai movimenti. Sapevo di doverci lavorare. Mi conosco, so che quando non sono super attento va a finire che qualcosa la sbaglio. È un qualcosa che fa davvero la differenza. Italiano è un martello. Riesce a tirare fuori sempre il meglio da ciascuno dei suoi giocatori. Nessuno è alla periferia del gruppo, è lui il primo a impegnarsi per la crescita dei singoli. Con me è successo questo”.
EMPOLI E ANDATA. “Pur avendo dominato abbiamo buttato via tutto in due minuti all’andata. È uno schiaffo che ci portiamo sempre dentro. L’altro giorno l’allenatore ce lo ha ridetto: dobbiamo vincere, suturare quella ferita. Faremo di tutto, domenica, per cambiare la storia”.
CABRAL. “È un attaccante forte, pieno di qualità. Ha bisogno di un po’ di tempo per abituarsi. In Svizzera c’è un’intensità di gioco molto diversa: potrà aiutarci davvero tanto, io non ho dubbi”.
