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Igor, buona la prima: esordio positivo contro CR7, Higuain e Douglas Costa

Igor

Il difensore brasiliano schierato subito da Iachini dopo soli due allenamenti: ha risposto presente, con personalità. E l’episodio con Ronaldo…

Buona la prima. Dal «Paolo Mazza» di Ferrara all’Allianz Stadium il salto è grande ma Igor si è disimpegnato al meglio – tra i meglio –, come se fosse sempre stato con questo gruppo e con questa maglia cucita addosso. Sulla corsia di sinistra, come rimpiazzo di Caceres non ha fatto rimpiangere l’assenza del Pelado di Montevideo. E non aveva certo clienti facili: Higuain e Ronaldo. Lui però non si è sottratto alla lotta e dove non è arrivato con il fioretto è arrivato con la spada, senza cadere nelle ‘furbate’ di Ronaldo quando il portoghese prova a chiedere un rigore per un contatto che a velocità normale può trarre in inganno. Invece le immagini più ’larghe’ svelano come il contatto non ci sia proprio. Così scrive La Nazione.

DUE ALLENAMENTI. Appena arrivato a Firenze, al centro sportivo ’Davide Astori’ Igor ha incrociato Commisso che lo ha abbracciato. Un’investitura importante. Un modo semplice, come piace al presidente, per dire ’benvenuto nella famiglia viola’. Il brasiliano si è sentito subito a casa; non un aspetto secondario per un ragazzo giovane, catapultato dalla periferia del calcio europeo in un campionato difficile come quello italiano. Dalla placida Ferrara alla più battagliera Firenze, calcisticamente parlando, dove le aspettative sono alte, soprattutto sei hai sangue paulista nelle vene.

BUONA PROVA. Buona la prestazione di Igor, che alla sua prima presenza in uno stadio che può disorientare non ha perso la bussola. Palla sempre gestita con calma e lucidità nelle chiusure e anche quando la velocità di Douglas Costa poteva creare qualche problema in più. Se a questo si aggiunge che aveva fatto solo due allenamenti con i nuovi compagni Iachini può avere a disposizione un’alternativa interessante sulla sinistra. Chi lo conosce bene sottolinea che la sua dote migliore sia proprio l’umiltà di continuare a lavorare con la stessa intensità sia quando le prestazioni sono di livello, che quando affiorano le difficoltà.

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