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Iezzo: “Italiano farà parlare di sé. Se la squadra lo segue farà un grande campionato”

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L’ex portiere: “Terracciano una sorpresa, Dragowski dà grande affidabilità. Domani è una partita strana”

Gennaro Iezzo, ex portiere che ha giocato a Verona con Italiano, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno. Queste le sue dichiarazioni: “Italiano? Da buon centrocampista, era già uno che dava tante indicazioni quando giocava. Questo l’ha riconfermato da allenatore e oggi è uno dei più bravi d’Italia. E’ così giovane che farà parlare di sé nei prossimi anni, anche a livello europeo. La mano di Italiano si è vista già dalle prime partite: la Fiorentina è una squadra che diverte. Se la squadra riesce a seguire l’allenatore, che è uno che vuole l’approccio giusto alle partite e chiede sempre il massimo, può fare un grande campionato”.

SFIDA TRA ALLENATORI. Mazzarri? Da un lato c’è un giovane allenatore, dall’altra parte c’è un allenatore esperto che in questi anni ha dimostrato di essere un tecnico che arriva sempre al suo obiettivo. A Cagliari non è iniziato nel migliore dei modi, però ha ancora tempo per instillare la sua mentalità ai giocatori, che poi è quella dello stesso Italiano. E’ una partita strana: da un lato la Fiorentina deve ripartire dopo la brutta partita col Venezia, dall’altro il Cagliari deve iniziare un altro campionato per salvarsi”.

SUI PORTIERI. “Sono sempre stato dalla parte della scuola italiana di portieri. Terracciano è una sorpresa: a Firenze ha trovato la sua dimensione sta facendo veramente bene. Cragno lo vediamo già da anni: potrebbe tranquillamente far parte del giro della Nazionale in futuro. Dragowski? In questi anni a Firenze ha dimostrato di essere un portiere che dà  grandissima affidabilità”.

“Gioco coi piedi? Negli ultimi vent’anni ormai i portieri lavorano molto coi piedi già dalle scuole calcio. Oggi i portieri sono molto bravi, riescono anche a metterti la palla a 60 metri nei piedi. Portiere libero aggiunto con Italiano? Questi sono i rischi che si prendono le squadre che vanno a fare un pressing ultra offensivo. E’ normale che il portiere in questo caso deve accorciare anche lui la squadra. Ci sono rischi come visto contro la Roma, però penso che Italiano chieda questo ai portieri. Questo atteggiamento è una risorsa perché ti porta ad andare a cercare di recuperar palla là davanti, però ovviamente i rischi ci sono nel momento in cui prendi una ripartenza, perché il portiere deve uscire con i tempi giusti e fare la scelta adatta e non è facile”.

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