Focus
Ieri, oggi, domani (?). Nonostante la fiorentinizzazione la fiducia nei DV ai minimi storici
L’orgoglio di una Firenze ferita che voleva tornare grande, l’emozione di tornare a sognare e pensare in grande lottando col cuore, fino al
La mancanza di passione della proprietà dicono altro. Il risultato, comunque la si veda e la si pensi è una parola sola, e preoccupante:
Il lento trascinarsi di questo finale di stagione non aiuta. Anzi, facilita il percorso di allontanamento del pubblico dalla sua Fiorentina. E paradosso dei paradossi, nell’anno in cui la società ci ha messo tutto il suo massimo impegno nel fiorentinizzare la Fiorentina stessa, la fiducia e l’amore della tifoseria verso la proprietà è forse caduto ai minimi storici. Dall’ingresso di Giancarlo Antognoni in società alla festa
Ed il bello, col ritorno di Batistuta, deve ancora venire. Passando con l’invito a Vittorio Cecchi Gori, proprio lui, passando per Prandelli. Tutte figure non certo ben viste dalla famiglia Della Valle, spesso accusata di essere troppo autoreferenziale e di aver ignorato per anni che la Fiorentina esisteva anche prima del loro arrivo a Firenze. Ripristinate le cene ai viola club con la partecipazione di giocatori e dirigenti, incontri con i tifosi ai Fiorentina Store, le presentazioni delle maglie in mezzo alla gente etc. Un percorso
Il progetto del nuovo stadio poteva dare slancio ad un lento e progressivo riavvicinamento, ma i dubbi e lo scetticismo che aleggiano intorno alla effettiva messa in pratica di quel progetto non hanno fatto altro che aumentare la schiera degli ‘accusatori’. Tanto da far dimenticare a molti cosa Cecchi Gori ha rappresentato nel suo epilogo finale per la Fiorentina e per Firenze con annessi rimpianti più o meno diffusi. Ed intanto il Franchi si spopola. Ma non per protesta o contestazione, per indifferenza. Che è peggio.
Del domani non vi è certezza. Ma una cosa è sicura: per ricucire questo rapporto servirà un duro lavoro da parte della società. E non di soldi e bilanci, ma di passione. Quella che Firenze ha sempre avuto, e che adesso ha messo in un cassetto. Da riaprire al più presto.