L’ex attaccante della Juventus e della Nazionale campione del mondo Vincenzo Iaquinta è stato condannato a due anni nel processo di ’Ndrangheta «Aemilia».
Per lui la Dda lo scorso maggio aveva chiesto 6 anni, per reati relativi alle armi. Nella sentenza di primo grado è caduta l’aggravante mafiosa. Non così per il padre dell’ex calciatore, Giuseppe Iaquinta, accusato di associazione mafiosa e condannato invece a 19 anni. Padre e figlio se ne sono andati dall’aula del tribunale di Reggio Emilia urlando «vergogna, ridicoli» mentre era ancora in corso la lettura del dispositivo, riporta il sito Corriere.it.
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Redazione LaViola.it