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Iachini (SKY): “C’è rammarico perché questa squadra poteva fare un altro percorso. Ci voleva più pazienza”
Il commento dell’allenatore viola dopo la vittoria per 2-0 contro i biancocelesti
L’allenatore della Fiorentina, Giuseppe Iachini ha parlato a Sky Sport dopo la vittoria sulla Lazio:
“Questo è un passo importante, ma è normale: io non sono Padre Pio. Sono andato via dopo 7 giornate con una squadra che aveva 5 infortunati, 5 giocatori fuori per coronavirus e infortuni: non c’era stato nemmeno il tempo di lavorare. Sono tornato qualche settimana fa in una situazione preoccupante dal punto di vista psicologico e dalla pressione che questi ragazzi avevano. La squadra ha fatto un percorso ottimo, nelle ultime partite abbiamo fatto 8 punti. Abbiamo segnato tanto e abbiamo preso qualche gol in più: ma era inevitabile non avendo lavorato per 5 mesi insieme, si era perso qualcosa nei meccanismi, ma i ragazzi hanno lavorato bene e ero convinto che saremmo tornati solidi e concentrati. Questo è un premio per i nostri ragazzi e per i nostri tifosi. Abbiamo vinto contro una squadra che aveva vinto 14 delle ultime 16 partite, quindi abbiamo fatto qualcosa di eccezionale. Ora dobbiamo continuare così perché abbiamo ancora tante partite”.
VLAHOVIC. “Sta lavorando bene con tanto impegno. Nelle ultime 4-5 partite ha fatto tanti gol e significa che la nostra fase offensiva produce gioco. Deve continuare con questo atteggiamento. Se ha chiesto a Commisso di tenerlo? Non spetta a me (ride, ndr). Io faccio il mio lavoro e cerco di farlo al meglio con questi ragazzi. Lo scorso anno dal terzultimo posto siamo finiti al decimo posto con una media punti da Europa, non ci siamo solo salvati. Quest’anno potevamo avere lo stesso percorso e da parte mia c’è grande rammarico perché dando continuità al mio lavoro si poteva fare un altro percorso. Sono tornato perché sono legato a questa piazza e al presidente e a questo gruppo di ragazzi che sono professionisti seri e lo stanno dimostrando”.
EMOZIONE. “Sono contento per la piazza e i giocatori. Quando li ho ritrovati dopo 5 mesi non pensavo di potessero essere così abbattuti e sofferenti. Avevano ricevuto critiche pesanti e in questo senso li ho trovati cambiati. Senza serenità le partite non vengono pulite, ma lavorando insieme con organizzazione e analisi video siamo migliorati in fretta. Non abbiamo fatto niente, aspettiamo le prossime partite dove dovremo riconfermarci. Cesare è stato molto bravo, ma noi avevamo un percorso di lavoro dietro e volevamo portarlo avanti. Nelle prime partite abbiamo avuto dei problemi legati agli infortunati e ai giocatori positivi, alcuni giocatori arrivati solo all’ultimo giorno di mercato, ci voleva più pazienza”.
CRESCITA DI VLAHOVIC. “Mea culpa? Allora chiariamo questa cosa: nelle prime 6 partite con me ne ha giocate 3, così come 3 le aveva giocate Kouame. Nello stesso tempo poi però con una preparazione precaria e il fisico importante di Dusan aveva bisogno di tempo per entrare in condizione rispetto a Kouame. Dusan lo scorso anno aveva segnato 8 gol senza rigori perché li tirava Pulgar. Bravo Cesare a dargli fiducia, ma il suo percorso di lavoro qui era già riconosciuto da tutti. L’estate scorsa con la società eravamo in sintonia con la società sul fatto che dovesse restare: significa che ci credevamo”.
CENTROCAMPO. “Ho dovuto scambiare prima Caceres e Milenkovic a seconda della posizione di Milinkovic-Savic. A centrocampo ho scambiato Castrovilli e Bonaventura perché a sinistra la Lazio spingeva molto e a destra invece veniva più internamente con Luis Alberto”.