Iachini: “Ribery giocatore e uomo di spessore, avevamo grande rapporto. A Firenze momenti difficili ma belli”

Le dichiarazioni dell’ex allenatore gigliato sul periodo passato insieme al fuoriclasse francese, che ha annunciato il ritiro dal calcio giocato

Beppe Iachini, ex giocatore e allenatore della Fiorentina, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno. Queste le sue dichiarazioni: “Ritiro Ribery? Un ragazzo con qualità umane e tecniche, e uno spessore importante anche nello spogliatoio. Ha raccolto tanti successi meritati, dispiace che possa lasciare il calcio. Lo ricordo con tanto affetto, abbiamo passato insieme momenti difficili, quando sono arrivato, ma anche momenti belli. Anche col Covid abbiamo vissuto un momento difficile, che però ci ha unito. Ricordo più bello? Tante partite vissute insieme e tante vittorie, ma anche il rapporto empatico nello spogliatoio. Ogni tanto mi piaceva stuzzicarlo, rimproverarlo, giusto per far sì che avesse sempre una reazione. Era diventato un rapporto di grande spessore a livello professionale e umano”. 

RIBERY ESEMPIO PER I GIOVANI. “Allenarsi con un giocatore di quel livello, che si impegna così tanto sia in campo che in allenamento, per i giovani è stato un esempio importante. Anche se non si allenava lui andava in campo e faceva la prestazione, era una cosa impressionante. Durante il post lockdown si giocava ogni tre giorni, per recuperare dalle partite ravvicinate spesso non si allenava visto che aveva già 37 anni, ma poi riusciva sempre a fare la partita successiva sempre meglio di quella prima. Questa è una capacità che solo i grandi campioni hanno”. 

FUTURO DA ALLENATORE. “Questo lo sa solo lui. Per fare l’allenatore devi sentirtelo dentro, devi avere grande passione per questo lavoro. Se dovesse essere così, perché no. Vista la sua lunga esperienza potrebbe tranquillamente fare anche questo lavoro”.

LEGAME CON FIRENZE. “Sempre forte. Dal presidente Commisso ai dirigenti, passando per i tifosi fino ai magazzinieri. Si era creato un ambiente meraviglioso,  che ci ha unito anche perché abbiamo vissuto una pagina difficile in momenti difficili di classifica e poi ovviamente anche il Covid. Una pagina difficile ma bella, sono stato contento che alla fine sia andato tutto bene. Con Firenze il mio legame non finirà mai”.