Il tecnico della Fiorentina: “Squadra attenta per 95′, non ha concesso nulla al Cagliari. Volevamo far meglio davanti, ma in questi casi capisco l’importanza della gara”
Queste le parole di Beppe Iachini ai microfoni di Dazn: “Siamo venuti qui per cercare di portare a casa i tre punti, davanti avevamo un avversario di qualità ed è venuta fuori una partita tesa, tattica. Noi in uscita abbiamo sbagliato qualcosa di troppo, immagino sia causato dalla tensione della partita in casa di un avversario diretto che stava facendo bene. Per 95′ per sul piano dell’attenzione è stata attenta e non ha concesso nulla. Volevamo fare qualcosa in più ma pazienza: in questi casi capisco l’importanza della gara. Non abbiamo preso gol, abbiamo dato continuità di risultati, non dimentichiamoci che giochiamo ogni tre giorni e qualcosa anche dal punto fisico possiamo averlo pagato oggi”.
VLAHOVIC. “Sta facendo il suo percorso di crescita come deve fare un attaccante. Ci stavamo già lavorando dall’anno scorso, quest’anno ha continuato a lavorare, è un ragazzo che non si ferma mai e che resta anche a fine allenamento per migliorarsi. Oggi non è stata una partita brillantissima sotto l’aspetto della fase offensiva, ma ci può stare. Dusan come tutta la squadra ha lavorato in maniera positiva. Abbiamo creato tanto nelle ultime partite, quindi bene così, oggi era una partita particolare per entrambe. Anche il Cagliari, come noi, era abbastanza teso. Sull’ultimo piazzato siamo andati a saltare in sei per cercare di far gol, abbiamo provato ma è andata così”.
FASE DIFENSIVA IN CRESCITA. “Avevamo fatto insieme le prime sette partite in cui ci sono mancati diversi giocatori, poi per cinque mesi non abbiamo lavorato insieme. Purtroppo la continuità di lavoro ti porta la cura del dettaglio in fase difensiva. I ragazzi però ora ci sono riusciti e ora stanno raccogliendo i frutti del lavoro svolto. Stiamo arrivando a meta, probabilmente oggi si è chiuso un certo tipo di discorso. Quando sono tornato c’era tanta paura in tutti i settori del club, abbiamo fatto buone partite, sono felice di come abbiamo lavorato”.
RIBERY. “Franck è un ragazzo straordinario. Incitava sempre i compagni, oggi purtroppo non l’abbiamo avuto perché aveva subito un colpo nell’ultima partita. Però è sempre vicino alla squadra: ho portato tutti con noi per tenere unito il gruppo. Bene così: questo gruppo non ha mai tradito sotto l’aspetto dell’impegno e dell’unione. Ora affrontiamo il Napoli, che è la squadra del momento che fa 5-6 gol a tutti. Dovremo recuperare in fretta perché abbiamo un giorno in meno di preparazione rispetto a loro che hanno giocato ieri”.
FIRENZE. “Che significa che ‘Beppe ci rimette la salute’? Era un discorso un po’ ampio. Da ex giocatore viola, per me la Fiorentina non è un posto qualunque. Tutta la città mi vuole bene, sono sempre stato stimato e amato, quindi in questo senso allenare qui oltre all’aspetto dell’allenatore c’è anche l’aspetto umano. Quindi senti ancora di più la partita e la situazione. Quando sono tornato, magari da fuori non si capiva, ho trovato tanta preoccupazione e paura per la fine di campionato con un calendario molto complicato. C’è stato un pathos non solo a livello professionale ma anche una maggiore partecipazione emotiva qui a Firenze”.
Di
Redazione LaViola.it