Via Dalbert, il tecnico viola ha adattato Lirola a sinistra nelle ultime uscite. Ora aspetta Biraghi
Per ora Iachini riparte dal 3-5-2, o dal 3-4-2-1. E il ruolo degli esterni resta cruciale per il suo stile di gioco. Laterali che si abbassano in fase di copertura formando una linea a cinque, ma che poi sono chiamati a spingere per accompagnare l’azione offensiva. Un lavoro non svolto sempre benissimo l’anno scorso da Dalbert e Lirola. Lo spagnolo era partito male con Montella, è cresciuto con Iachini ma non ha convinto fino in fondo. Deve migliorare, può farlo, e il tecnico gli darà ancora fiducia. Mentre il brasiliano è tornato all’Inter dopo il prestito, in attesa di una nuova destinazione.
IL RITORNO. Lì, sulla sinistra, Iachini ha adattato lo stesso Lirola nelle ultime uscite. Sia nelle partite finali dello scorso campionato, sia nelle due amichevoli giocate. Lo spagnolo, oppure Venuti, sono due destri che possono eventualmente giocare sulla corsia mancina. Ma vista l’importanza del ruolo servirebbe qualcosa di diverso. Da oggi il tecnico viola accoglierà al centro sportivo Biraghi, rientrato dal prestito all’Inter e dagli impegni in Nazionale. “Tornerebbe volentieri alla Fiorentina, ma non con quel contratto”, disse il suo procuratore un paio di settimane fa. Il punto è sullo stipendio del giocatore, ben più alto a Milano rispetto all’accordo in essere con la Fiorentina. Le parti si sono già incontrate una prima volta, in attesa di una possibile soluzione Iachini aspetta di poterlo integrare nei suoi schemi. Perché l’esordio con il Torino si avvicina.
PIU’ QUALITA’. Biraghi potrà non fare peggio di Dalbert (sarebbe complicato), ma da lui il tecnico viola si aspetta un rendimento ‘da Nazionale’. È un ruolo importante per le due fasi: l’ultimo Biraghi lasciò Firenze con l’etichetta di chi centrava l’avversario ad ogni cross, ma anche con un gol e 5 assist nell’ultima stagione (con Pioli batteva anche punizioni e corner). All’Inter 3 gol e 7 assist in 33 partite tra campionato e coppe. Sulla corsia mancina Dalbert ha messo insieme nell’ultimo anno 4 assist e nessun gol, ma anche una discreta discontinuità fatta di tanti passaggi a vuoto (anche a livello tecnico). Insomma, c’è da migliorare da quella parte. E vedendo lo Spinazzola di ieri sera in Nazionale, sarebbe da ‘benedire’ l’arrivo di un giocatore seguito da tempo dalla Fiorentina.
COME SPINAZZOLA. Voti concordi sul 7,5 per l’esterno giallorosso sui quotidiani, spina costante per la difesa dell’Olanda ieri ad Amsterdam. E dire che giocava in teoria da terzino della difesa a quattro… Accelerazioni, sgroppate, qualità con il destro e con il sinistro. Anche a Roma ha abituato a prestazioni del genere, pur incappando anche in giornate no. Tanto che in stagione ha messo insieme 2 gol e 3 assist in 30 partite, non grandissimi numeri. Ma prendendo le medie voto Gazzetta dell’ultima Serie A, ad esempio, si può notare un positivo 6,13 per Spinazzola, contro il 5,91 di Biraghi (5,77 l’anno prima in viola) e il 5,5 di Dalbert. Insomma, servirebbe un giocatore così, a tutta fascia, in grado di attaccare in più modi. Si era parlato di un possibile scambio con lo stesso Biraghi, ma complicato prenderlo ora dalla Roma, che da quella parte ha anche ceduto Kolarov all’Inter.
A DESTRA. Mentre anche a destra Iachini si aspetta di più da Lirola. Venuti ha dimostrato di poter essere una buona alternativa, lo spagnolo dovrà garantire più qualità in zona offensiva. Un (bel) gol in Coppa Italia e due assist in campionato, troppo poco per chi era arrivato per colmare una lacuna storica da quella parte. Il tecnico viola, intanto, pensa di utilizzare in quella zona di campo Chiesa. Per una versione ben più offensiva. Anche se su Federico, si sa, la situazione può cambiare da qui a inizio ottobre. Un’altra incognita non da poco per la Fiorentina 2020/2021.
Di
Marco Pecorini