Intervista all’ex allenatore tra le altre di Empoli e Sassuolo sul momento della squadra viola in vista della trasferta di Verona
Dopo la pesante sconfitta contro il Cagliari, la Fiorentina approfitterà della pausa per le Nazionali per ricaricarsi e preparare la prossima gara di campionato in trasferta sul campo di una delle sorprese di questo avvio di stagione. Per avvinarci al match del Bentegodi e per commentare il momento della squadra viola, LaViola.it ha contattato in esclusiva Giuseppe Iachini, che in carriera ha vestito sia la maglia viola che quella gialloblù:
Che idea si è fatto della Fiorentina dopo questo inizio di campionato altalenante?
“La Fiorentina quando ha avuto modo di dare continuità alla formazione ha sempre disputato ottime partite. Ha fatto un buon percorso riuscendo a valorizzare i giovani che si stanno mettendo in evidenza. Ritengo che si stia facendo un buon lavoro. Siamo all’inizio del campionato ed è normale che qualcosa ancora debba essere messo a punto, ci può stare qualche passo falso, ma alla fine mi sembra che la squadra stia trovando la propria identità. Nelle ultime partite con l’assenza di Ribery è mancata un po’ di personalità. Bisogna giudicare tutto con equilibrio, ma credo che la squadra stia trovando una sua identità”.
La sconfitta con il Cagliari?
“Contro il Cagliari non è solo una componente che non è andata per il verso giusto. E’ stata una giornata storta, ma la Fiorentina in precedenza aveva fatto delle ottime gare. C’è solo da pazientare un po’ e con il recupero di alcuni giocatori importanti credo che la squadra abbia le potenzialità per fare bene. Ci sono anche delle note positive, con dei giovani che si stanno mettendo in evidenza e stanno crescendo: per questo va dato merito all’allenatore e al suo staff. Noi allenatori siamo legati a situazioni particolari, però per la Fiorentina questo è l’anno zero dal quale ripartire dopo un cambio di proprietà e l’arrivo di tanti giocatori. Nessuno ha la bacchetta magica, ma nel complesso era immaginabile che ci potesse essere qualche battuta d’arresto“.
Chi sta offrendo un rendimento al di sotto delle aspettative è Pol Lirola, che lei ha allenato al Sassuolo…
“Un ottimo giocatore che come tutti deve sentire la fiducia. Ha qualità e corsa per poter stare in questa Fiorentina, però è appena arrivato ed è normale che ci possa essere qualche problemino. E’ molto giovane e gli va dato tempo e modi di adattarsi e inserirsi nella squadra, ma è sicuramente un giocatore che ha le potenzialità per far bene a Firenze”.
Sul rendimento di Lirola può incidere la scelta di giocare senza un centravanti?
“Noi al Sassuolo abbiamo raggiunto una media Uefa nel girone di ritorno, portando la squadra dal penultimo posto alla metà alta della classifica, giocando con due punte come Politano e Berardi che sono simili alla coppia Chiesa-Ribery. Quindi ho dovuto trovare soluzioni diverse un po’ come ha fatto Montella, e Lirola ha fatto ottime partite. E’ un ragazzo intelligente che quando arriva sul fondo sa anche mettere la palla all’indietro e cercare il giocatore meglio smarcato”.
Secondo lei la Fiorentina ha commesso un errore a trattenere Chiesa?
“Chiesa è un ottimo giocatore e un giovane importante del calcio italiano. Può esserci un momento di appannamento ma non fare questi discorsi. Chiesa è un giocatore della Fiorentina e bisogna far sì che lui faccia del suo meglio per la squadra viola. Le polemiche e le chiacchiere lasciamole agli altri. E’ troppo importante che lui stia bene e che porti contributi importanti: è un patrimonio della Fiorentina”.
Qual è il giocatore che invece l’ha sorpresa maggiormente dei viola?
“Direi Castrovilli come penso direbbero tutti. Mi è piaciuto anche Venuti, che quando ha giocato ha fatto bene, così come Ranieri e Vlahovic. Gli altri non li nomino perché comunque sono tutti giocatori importanti che hanno un percorso alle spalle. la Fiorentina ha giovani molto interessanti e questo al dice lunga sul lavoro della società”.
Il prossimo avversario dei viola è l’Hellas Verona, che lei conosce molto bene…
“Una squadra tosta che deve essere presa davvero con grande attenzione. Una formazione ostica e scorbutica, con una delle migliori difese del campionato. E’ una neopromossa che è partita bene e ha molto entusiasmo. Quando ci sono queste situazioni si vengono a creare sempre meccanismi particolari. Può essere pericolosa con gli inserimenti da dietro perché non dà punti di riferimento”.
Tornando ai viola, secondo lei a cosa può aspirare la squadra di Montella?
“A mio avviso con un percorso giusto, con la rosa al completo, con i concetti assimilati, può lottare per la parte sinistra della classifica e a un piazzamento in Europa“.
Come vede l’avvento nel calcio italiano di Rocco Commisso?
“Un personaggio positivo che si è calato benissimo sin da subito nella realtà viola. Ha riportato entusiasmo e questo è un dato positivo perché poi possa sviluppare i suoi progetti. Immagino che tutti i tifosi si augurino che possa regalare soddisfazioni e ne ha le potenzialità per riuscirci”.
Di
Mattia Zupo