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Iachini da tecnico subentrante: spesso gioie al debutto
A Empoli, Sassuolo e Palermo Beppe è sempre partito con il piede giusto. Adesso proverà a risollevare la Fiorentina fin da Bologna.
Partirà dalla 18a giornata l’avventura in viola di Beppe Iachini. Sei gennaio, giorno dell’Epifania, è la prima data cerchiata in rosso sul calendario del nuovo allenatore della Fiorentina: il Dall’Ara il primo campo dove provare a reagire, il Bologna il primo avversario per tentare di rialzare la testa. Strada lunga, tanto lavoro da fare e primo appuntamento da non fallire, contro una squadra organizzata che, tra alti e bassi, ha raccolto 5 punti in più della Fiorentina in questo campionato. E che nell’anno solare 2019 ha fatto ben 21 punti in più (53 contro 32) rispetto ai viola. Poi ci sarà la Spal, al Franchi, per chiudere il girone d’andata. Altro match cruciale in chiave salvezza.
OTTIMO IMPATTO. L’obiettivo è riuscire subito a fare punti. Magari a vincere, visto che nelle ultime sette partite la Fiorentina ha raccolto appena due punti. Non sarà facile, ma Iachini proverà in questi giorni a trasmettere la propria grinta e le proprie idee di gioco ai giocatori. Come è già riuscito, in tempi brevi, nelle ultime esperienze in cui è subentrato in corsa. Come lo scorso anno ad Empoli, quando Beppe si presentò battendo subito 2-1 l’Udinese e 3-2 l’Atalanta, pareggiando poi a Ferrara con la Spal e battendo poi lo stesso Bologna a seguire. Dieci punti nelle prime quattro gare: un impatto ottimo.
VITTORIOSO. Un po’ come al Sassuolo nel 2017/2018: arrivò a novembre e alla prima uscita superò per 2-1 il Bari in Coppa Italia, poi perse contro la Fiorentina (3-0 al Franchi) ma a seguire infilò tre vittorie di fila in campionato contro Crotone (2-1), Samp (1-0) e Inter (1-0), per fermare poi la Roma all’Olimpico (1-1). A Palermo, quando arrivò nel 2013 in Serie B, si presentò battendo 3-0 la Juve Stabia, e raccogliendo 6 vittorie e 2 pareggi nelle prime 8 partite della sua gestione.
COSI’ E COSI’. Non riuscì invece ad invertire la rotta quando, dopo essere esonerato da Zamparini, tornò in sella ai rosanero a febbraio 2016 (quando fece un punto in tre partite contro Roma, Palermo e Inter, per poi dimettersi), così come a Siena nel 2012/2013, quando perse le prime 4 di fila contro Lazio (Coppa), Napoli, Milan e Torino. Così e così il subentro alla Samp nel 2011/2012, con quattro pareggi in B e prima vittoria alla settima partita (a fine anno arrivò comunque la promozione in A), mentre a Brescia da febbraio 2011 pareggiò la prima a Roma (1-1) e vinse la seconda con il Bari (2-0), per poi pareggiarne quattro di fila contro Udinese, Lecce, Napoli e Inter.
NEGATIVE. Andò invece peggio il primo subentro a Brescia, in B a ottobre 2009, quando Iachini perse la prima 2-0 a Cesena e vinse una sola gara nelle prime 5 (ottenendo comunque la promozione a fine stagione). Male anche l’ultima esperienza da nuovo tecnico ad inizio stagione per Beppe: era l’estate 2016, e con l’Udinese uscì fuori dalla Coppa Italia in casa contro lo Spezia (2-3) e perse la prima 4-0 a Roma, per poi centrare due vittorie di fila contro Empoli e Milan. Ma l’avventura durò fino alla 7° giornata di campionato, con soli 7 punti conquistati.