Idea a medio/lungo termine per la società viola: nessuna penale nel contratto di Beppe con la Fiorentina. Ma Commisso aveva pensato anche ad altri profili.
Cappellino in testa (il suo marchio di fabbrica dovuto a un problema agli occhi), si presenta accompagnato dall’intera dirigenza: Barone, Pradè, Antognoni, Dainelli. Come dire. Se Iachini è il nuovo allenatore della Fiorentina, è perché tutti (nel club) lo hanno voluto. «È l’uomo giusto — spiega Barone — perché ci permette di mantenere un legame forte con i tifosi e siamo convinti che sia la figura giusta in questo momento». E poi Pradè. «Se si esonera un allenatore vuol dire che sono stati fatti degli sbagli, e certo Montella non è l’unico responsabile. Ora, però, è il momento di ripartire e sono felice di farlo con Iachini». Così scrive il Corriere Fiorentino.
FUTURO. La domanda è: per quanto? «Il contratto è di 18 mesi». Dice Pradè. Punto. E le clausole per liberarsi a giugno? E il futuro? Nessuna risposta pubblica anche se, informalmente, viene smentita l’esistenza di qualsiasi clausola che permetta al club, a giugno, di interrompere in anticipo l’accordo. Evidentemente, l’idea, è iniziare un percorso a medio/lungo termine. Eppure, nei giorni scorsi, l’ipotesi era filtrata proprio da ambienti vicini alla società. E pazienza se, prima della scelta definitiva, Rocco Commisso avesse provato a prendere un profilo diverso. Blanc, Emery, Spalletti. Questi, i nomi che aveva in mente il patron. E invece, ecco Beppe Iachini.

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Redazione LaViola.it