La rabbia dei tifosi nerazzurri dopo il divieto della Questura, visto il precedente di Firenze con Vlahovic
Fischietto sì, fischietto no. La contestazione prevista dai tifosi dell’Inter al momento del ritorno a San Siro di Romelu Lukaku con la maglia della Roma, sta assumendo i connotati di una telenovela. Dai 70mila fischietti di accoglienza nelle scorse settimane si è passati a poco più di 30mila, ma dopo il divieto di distribuzione degli stessi imposto dalla Questura di Milano su indicazione del GOS, c’è un nuovo capitolo in città. La Curva Nord – che ha espresso la propria indignazione pubblicamente citando un precedente trattato in maniera differente dalle stesse istituzioni, a Firenze, nei confronti di Vlahovic – ha deciso di distribuire ugualmente i fischietti all’esterno dello stadio Meazza prima della partita, sfidando la disposizione. Ai tornelli di ingresso i controlli saranno più rigidi del solito, ma difficilmente potrà essere fermata l’entrata massiccia dei dispositivi. La sanzione? Chi riuscirà a usare il fischietto durante la manifestazione, venendo segnalato e identificato, se la caverà con una multa di 22 euro.
NO DELLA QUESTURA. Il questore di Milano, Giuseppe Petronzi, alla fine di una giornata convulsa tra riunioni, pareri incrociati e mail ufficiali rimbalzate tra Roma e Milano, aveva vietato l’ingresso dei fischietti per Inter-Roma. Rappresenta il clima di tensione crescente per il ritorno di Lukaku dopo la giravolta estiva sul mercato. Un’atmosfera generale che ha portato a una scelta definita prudente: meglio evitare qualsiasi miccia supplementare che accenda ancora di più gli animi, fanno sapere dalla questura. La Roma, fa sapere La Gazzetta, sostiene di non aver fatto passi ufficiali per fare cambiare la decisione. Fonti istituzionali, invece, sostengono che nel pomeriggio sarebbe arrivata una Pec giallorossa alle prefetture e alle questure di Roma e Milano con in copia gli ufficiali Figc e la procura federale. Si sarebbe fatto riferimento, tra le altre cose, a un passaggio dell’articolo 62 delle norme interne federali sulla tutela dell’ordine pubblico, in base al quale vanno presi “tutti i provvedimenti idonei ad impedire che lo svolgimento della gara sia disturbato dal suono di strumenti che rechino molestia”. In generale, un così alto numero di fischietti, alla lunga, avrebbe potuto creare un clima pericoloso per la gestione dell’ordine pubblico: accolta questa segnalazione, il questore avrebbe preso la decisione, poi comunicata a entrambe le società e di riflesso anche agli ultrà. Ma via social la Curva Nord si è lamentata per i tempi della comunicazione (la mobilitazione dei fischietti era stata organizzata da un mese) e perché una iniziativa simile, organizzata nel 2022 dai tifosi della Fiorentina contro Vlahovic, era stata autorizzata.
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Redazione LaViola.it