Calciomercato
I primi passi del mercato viola. Agli albori delle novità tattiche
Le ultime gare stagionali, soprattutto in mancanza di veri obiettivi di classifica, spesso vogliono dire poco. Danno indicazioni sommarie. Ma la Fiorentina,che a Roma ha trovato laseconda vittoria nelle ultime 12 gare, si congeda dalla stagione 2015/2016 con qualche segnale positivo. Almeno per l’ambiente, bisognoso di chiudere con un mezzo sorrisoun’annata molto complicata ma comunque terminata – ancora una volta – con la qualificazione in Europa. In tanti, tra i giocatori, a fine giugno/inizio luglio non si ritroveranno a Firenze, tra contratti non rinnovati e prestiti destinati a terminare. Ma comunque Sousa ha – oggettivamente – del materiale umano su cui lavorare ancora. Il sempreverde “Il mio lavoro è migliorare i singoli nell’identità di gruppo”, insomma, ripetuto a memoria dal tecnico portoghese. “Non sarà rivoluzione“, ha ribadito il ds Pradè, ancora in attesa di conoscere il proprio futuro. “Ma stiamo lavorando tutti per il futuro della Fiorentina. Poi si vedrà”. Già, l’incontro che doveva esserci prima della gara di Roma è slittato, e anche per questa settimana non è certo che i vertici della proprietà possano incontrarsi con il comparto sportivo e dirigenziale. Il viaggio in Asia per impellenti motivi di lavoro dei Della Valle farà slittare ancora il tutto. Ma la Fiorentina – i cui dirigenti giurano di star lavorando per il futuro – deve risolvere in fretta il proprio assetto societario. Da quel che filtra, non ci sarà la rivoluzione paventata qualche settimana fa. Ma ancora, è evidente, balla in maniera importante il ruolo di direttore sportivo. E tra Pradè e Corvino – che pure si deve ancora liberare dal Bologna – può cambiare più di un dettaglio. Riguardo alla filosofia di gestione societaria, ma anche sulle modalità di trattative e sugli stessi nomi dei giocatori da andare a trattare.
È questo, insomma, il primo passo da compiere in fretta. Un punto importante, nell’agenda viola, dopo la conferma di Sousa. Con il tecnico che intanto, tra mail e comunicazioni, ha già fatto sapere le proprie idee al ‘referente unico’ Mario Cognigni. È evidente, che sull’organizzazione molto dipenderà dalla finale di Coppa Italia in programma sabato prossimo. Tra ritiro, tournée, gare prestigiose e preparazione fisica, tutti aspetti in cui Sousa è da sempre meticoloso ed anche all’avanguardia (con il suo staff ritenuto innovatore in molti campi sportivi e fisici).
Fasi di mercato che dovranno riguardare anche i giocatori. Pradè porta avanti il lavoro programmato, certificato dal rinnovo di Vecino fino al 2021. Segnale importante, in mezzo alle voci di mercato che circondano l’uruguaiano già dalla scorsa estate. “Mi fa piacere sentire la fiducia della società, e soprattutto del mister: resterò qui, Sousa mi dà fiducia”, ha detto Vecino dopo Roma. Già, la conferma di Sousa ha fatto partire uno screening importante di giocatori. In entrata, ma anche sugli incedibili e confermatissimi. Tra questi, l’asse portante formata da Gonzalo-Astori, Vecino-Borja Valero e Kalinic (uno dei più legati a Sousa), più Bernardeschi.
[button color=”” size=”” type=”round” target=”” link=””]Prime certezze, follie di mercato permettendo, che consentono a Sousa di guardare già alla Fiorentina 2016/2017. Partendo ovviamente dalla base della versione 1.0. “Abbiamo bisogno di trovare varianti, per dare più difficoltà ai nostri avversari. Dobbiamo creare più profondità, è una crescita di tutti. [/button]Questo ci deve permettere di affrontare la prossima stagione con molte varianti ed alcune le abbiamo provate anche oggi”, ha ribadito Sousa dopo la Lazio. In tal senso, il 4-3-3 elastico visto per larghi tratti all’Olimpico fa intuire già alcuni primi esperimenti che ha in testa il portoghese per il futuro. In questo modulo, più di un giocatore può rendere al meglio. A cominciare da Vecino, da utilizzare da mezz’ala con più spazio d’inserimento (sono mancati molto i gol dei centrocampisti quest’anno), passando per Tello e Bernardeschi, che come esterni prettamente offensivi sanno essere decisivi.
Lo stesso Tello, intanto, sarà una delle priorità di mercato viola. Se Sousa confermerà di volerci lavorare, andrà trovata la formula giusta con il Barcellona: la Fiorentina giudica alto il diritto di riscatto a 8 milioni, si punta ad un rinnovo del prestito. Ma le insidie, nonché le concorrenti (Valencia in primis) non mancano. Tra gli altri prestiti, invece, il dado sembra tratto: Kuba, Tino Costa, Kone più Sepe e Benalouane torneranno ai rispettivi club. Mentre Astorisarà definitivamente un giocatore viola con l’obbligo di riscatto dal Cagliari. Poi andranno affrontati i discorsi per Ilicic e Rossi, legati anche ai rispettivi contratti: lo sloveno è uomo mercato, arrivato all’apice del suo valore in maglia viola… e senza rinnovo di contratto (a cifre da top player) non resterà. Così come Rossi, che aspetta in questi giorni di conoscere il proprio futuro: il Levante comunicherà di non esercitare il diritto di riscatto, ma il contratto che lo lega alla Fiorentina scade a giugno 2017 (a cifre alte per i parametri viola). Bisognerà, anche in questo caso, mettersi a tavolino per capire se Rossi può tornare giocatore importante per Sousa, così come dovrebbe indicare il suo contratto oneroso.
Prime tappe del mercato estivo, tutte comunque vincolate alla decisione sul direttore sportivo. Perché, nel frattempo, anche il mercato in entrata deve entrare nel vivo. Rapporti con procuratori, giocatori e società già portati avanti, Pradè e gli altri dirigenti stanno lavorando per il futuro… ma con poche certezze. Da Praet a Missiroli, da Teixeira a Lisandro, fino a Mario Rui, Pavoletti, Valdifiori e Verre. Tutti nomi scandagliati con il benestare di Sousa, che però dovranno essere trattati anche dal nuovo (o vecchio) comparto sportivo. Per questo serve fare in fretta, ed anche bene. Il mercato è già iniziato.