Mandragora, Jovic, Gollini e presto Dodò, la Fiorentina ha già iniziato bene. Ora serve sfoltire, poi gli ultimi arrivi. Italiano ha le idee chiare
«Vogliamo giocatori top in tutti i ruoli». Poche parole, ma chiare. Del resto Vincenzo Italiano è abituato così. Ama mettersi faccia al vento, senza nascondersi dietro dichiarazioni di circostanza che aiuterebbero lui (e la società) a scaricarsi di qualche responsabilità. Questione di carattere, lo porta ad alzare sempre e comunque il livello della propria ambizione. Per questo, fin dai primi colloqui col club che hanno poi portato al rinnovo di contratto, ha spinto forte sull’acceleratore: doppioni dello stesso livello in tutti i ruoli, e acquisti che fossero forti (almeno) quanto i partenti. Così scrive il Corriere Fiorentino.
ENTRATE E USCITE. Il club ha ascoltato e, persi Dragowski, Odriozola, Torreira e Vlahovic (se si prende in considerazione la squadra che ha iniziato la scorsa stagione) li ha rimpiazzati con Gollini, Dodò, Mandragora e Jovic. «Giocatori di grandissime qualità tecniche e morali, con cultura del lavoro e mentalità vincente», per dirla con le parole di Italiano. Per Dodò restano solo gli ultimissimi dettagli (un incontro è fissato per domani) sulle modalità di pagamento dei 18 milioni (tra parte fissa e bonus) pattuiti tra i due club, e poi l’operazione sarà definitivamente conclusa. Con una certezza: non sarà l’ultima. Certo, prima di lanciarsi sui prossimi obiettivi in entrata la Fiorentina si concentrerà sulle uscite. Quella di Dragowski (per il quale è ormai saltato il passaggio all’Espanyol), e poi quella dei vari Pulgar, Benassi, Rasmussen e compagnia. Giocatori fuori dal progetto tecnico, ma che pesano (parecchio) sul monte ingaggi.
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Redazione LaViola.it