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I gol dei ‘9’ aiuterebbero, ma per vincere le partite non è obbligatorio che segnino i centravanti

Beltran

Beltran e soprattutto Nzola soffrono della quota zero gol, a Udine ottima occasione per sbloccarsi. Ma la Fiorentina ha dimostrato che può vincere con i gol di tutti

Chiamatela pure la prova del 9, scrive il Corriere Fiorentino. E pazienza se, sulla maglia, M’Bala Nzola porta il 18. Qua si parla di ruolo e, soprattutto, di quello che tutti si aspettano da un centravanti: i gol. E se questa esigenza si era fatta comunque pressante visto quel fastidiosissimo zero nella casella delle reti, per la gara di oggi con l’Udinese è diventata se possibile ancor più forte. La Fiorentina infatti si presenta alla Dacia Arena senza Nico Gonzalez (capocannoniere viola con quattro centri tra serie A e Conference). Toccherà dunque a Nzola (favorito su Beltran) caricarsi il peso offensivo dei viola sulle spalle.

Per lui il momento è delicato, ma anche in questi giorni Italiano ha fatto di tutto per rassicurarlo e per proteggerlo da un ambiente che, inutile girarci attorno, si è già fatto abbastanza ostile nei suoi confronti. Per questo ha tanto bisogno di sbloccarsi e farlo oggi, in una partita che in caso di successo proietterebbe la Fiorentina nelle zone altissime della classifica, sarebbe il modo migliore per dare un calcio alla negatività, e tappare la bocca a chi l’ha già messo in discussione. 

Sia chiaro, non che per vincere le partite sia obbligatorio che a segnare siano i centravanti. E la Fiorentina da questo punto di vista è l’esempio migliore visto che sono già otto, in stagione, i marcatori diversi. Segno evidente di come, nel complesso, la fase offensiva resti il marchio di fabbrica di questa squadra, e del suo tecnico.

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