E’ partita la missione viola a Riyad, con la voglia di riscattare Roma e Praga. Nessun rinforzo in attacco: restano i problemi
Sette mesi e mezzo dopo, la Fiorentina ci vuole riprovare. Dopo la doppia amarezza di Roma e Praga, un nuovo trofeo in palio. Si parte direttamente dalla semifinale, in terra araba, per la Supercoppa Italiana. Un lungo viaggio aereo, tre allenamenti a Riyad e poi spazio alla sfida contro il Napoli. La Fiorentina parte forse da sfavorita, ma la squadra di Mazzarri non vive certo un gran momento. È campione d’Italia in carica, ma senza Osimhen e Anguissa, con Zielinski in forte dubbio, con anche Natan, Meret e Olivera fuori, è una squadra che sta faticando parecchio.
GIOCARSELA. Anche la sfida ad ottobre al Maradona ha raccontato che la Fiorentina se la può giocare. Sarà tutta un’altra partita, evidentemente, con un allenatore avversario diverso e con i viola che vivono un periodo particolare. Una squadra che nelle ultime settimane ha accumulato tante difficoltà nel reparto offensivo, ma che ha ritrovato anche solidità dietro. Togliendosi soddisfazioni e alcuni passaggi a vuoto nel momento di emergenza. Trovando, però, soprattutto grande spirito di gruppo e tanta personalità nel superare fasi complicate.
IL GRUPPO DAVANTI ALLE DIFFICOLTA’. Si attaccherà in particolare a questo, Vincenzo Italiano, in Arabia Saudita. Alla voglia di esserci, di scrivere una storia diversa rispetto alle finali di Coppa Italia e Conference, alla capacità di soffrire insieme, alla compattezza di gruppo. Per una squadra che non vive il miglior momento di brillantezza fisica generale e nei singoli. Intanto con l’Udinese sono tornati a segnare gli attaccanti. Beltran con una grande torsione di testa nell’unica occasione praticamente avuta, Nzola dimostrando personalità prendendosi il calcio di rigore. Sulle fasce però i problemi sono tanti. Ikoné non riesce a scrollarsi di dosso quel “vorrei ma non posso”, anzi “potrei ma non voglio”, che gli possa permettere di dare concretezza alle doti tecniche che possiede. Un tunnel anche psicologico di cui non vede la fine. Brekalo è quasi un separato in casa, ma anche con l’Udinese è tornato titolare (senza lasciare grossa traccia). Nel calcio di Italiano le ali sono fondamentali, per questo la situazione è particolarmente complicata. Con Kouame in Coppa d’Africa e Sottil appena tornato a disposizione, il grande dubbio è su Nico Gonzalez.
DUBBIO NICO. L’argentino è partito con il gruppo, ma questo non è indicativo. Serviranno gli ultimi allenamenti a Riyad per capire se potrà quantomeno essere utile dalla panchina. Sarebbe un recupero quasi clamoroso, ma sui tempi nessuno si esprime da casa viola. Silenzi e speranze. Vedremo. Anche perché pure altri titolari non sono al 100%, da Bonaventura ad Arthur, fino a Biraghi, si sono visti tempi migliori. Ma l’occasione è importante, l’appuntamento particolarmente sentito da tutta la squadra.
IL MERCATO PUO’ ASPETTARE. In tutto questo il mercato può aspettare. Chi immaginava di vedere rinforzi fin dal 2 gennaio, per dare mano ad una squadra in difficoltà che pure, andando forse oltre i propri limiti, lotta per il 4° posto e cerca di continuare i percorsi nelle coppe, è rimasto deluso. Anche Italiano, lo ha fatto capire bene, si aspettava qualcosa di importante soprattutto davanti. Ma è arrivato fin qui solo Faraoni, ottimo innesto che si è subito presentato bene sulla fascia. Davanti il tecnico dovrà fare di necessità virtù, inventandosi qualcosa o sperando che qualcuno ‘indovini’ la giornata giusta. Per i rinforzi si dovrà aspettare il ritorno in Italia della comitiva viola. Ora tutte le energie sono concentrate sulla Supercoppa. Ngonge è un giocatore che piace ma ad ora resta la distanza a livello economico con il Verona, anche per Vargas non c’è ancora accordo con l’Augsburg. Tra una settimana potranno aprirsi nuove occasioni, chissà. Aspettando anche qualche movimento sui centravanti. Nzola ha mandato un segnale con l’Udinese, dopo aver rinunciato alla Coppa d’Africa: si sente un giocatore viola e vuole dimostrarlo. Ma sta a lui reagire sul campo. Con ogni probabilità una decisione verrà presa solo negli ultimi giorni di mercato.
Di
Marco Pecorini