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Rassegna Stampa

I due uomini del presidente: Commisso sceglie la continuità

Le scelte societarie di Commisso vanno nel segno della continuità. A Pradè la parte tecnica, a Ferrari quella della gestione aziendale

Non ha perso tempo, il presidente. Del resto, chi lo conosce, sa che si è sempre comportato così. E poi era la situazione a imporlo: un finale di stagione che vede la Fiorentina ancora in corsa su tutti i fronti, la partita stadio tutt’altro che chiusa, un futuro pieno di incognite da programmare. Scrive il Corriere Fiorentino.

Per questo Rocco Commisso ieri ha chiarito come verrà ristrutturata la Fiorentina dopo l’improvvisa scomparsa di Joe Barone. Compito complesso, considerando quante e quali fossero le deleghe che aveva affidato al dg.

«L’intera Area sportiva — si legge nella nota diramata dal club — sarà supervisionata da Daniele Pradè, già direttore sportivo del club, a stretto contatto con Nicolas Burdisso, già direttore tecnico, mentre l’Area aziendale sarà gestita da Alessandro Ferrari, già direttore della comunicazione e delle relazioni esterne. Mark Stephan, allo stesso tempo, nell’organigramma della Società continuerà a mantenere la sua funzione di Amministratore Delegato».

La parola d’ordine insomma, è continuità

Certo, nella realtà molto cambierà. Basti pensare ad Alessandro Ferrari, che di fatto viene promosso al ruolo che fu di Barone. A lui insomma, già erede della gestione Della Valle (fu a capo della comunicazione durante il loro ultimo anno che culminò con la contestazione in via Tornabuoni e poi la cessione) e fino a oggi rimasto più defilato, toccherà il compito di gestire in prima persona le questioni legate alle infrastrutture (vedi restyling del Franchi) e alla politica come riunioni in Lega e rapporti con i vertici del mondo del calcio. Situazioni che in realtà già conosce visto che in queste stagioni si è sempre seduto a questi tavoli assieme a Barone ma doverli gestire direttamente, va da sé, non è la stessa cosa.

Cambiano, almeno in teoria, anche le responsabilità di Daniele Pradè. Del resto sarebbe inutile nascondere che in queste stagioni anche il mercato sia sempre stato gestito dal d.g. Trattative, giocatori, aspetti economici, rinnovi dei contratti. Tutto era deciso da Joe Barone. Da oggi, pur dovendo ovviamente rispondere sempre alla proprietà, il d.s. avrà sicuramente più autonomia. Stesso discorso per Burdisso, al quale toccherà soprattutto il compito di individuare i profili giusti dal punto di vista tecnico.

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