Con il pareggio ottenuto contro la Sampdoria la Fiorentina chiude il secondo mini-ciclo stagionale, prendendosi una necessaria pausa dopo aver giocato ancora una volta tanti match ravvicinati. Una serie di partite che, come ultimamente accade spesso ai gigliati, ha visto il susseguirsi di prestazioni convincenti a momenti di black out, anche dentro la stessa partita (vedi la differenza tra primo e secondo tempo contro i blucerchiati). Ma quali sono i numeri di questo ciclo della Fiorentina in rapporto con la serie ravvicinata di partite conclusasi circa un mese fa? Proviamo a metterli a confronto, partendo dal Tour de force vissuto dai viola dal 15 settembre al 2 ottobre.
Nel periodo sopracitato, escludendo la partita da recuperare con il Genoa, la Fiorentina ha disputato 6 partite in 17 giorni, totalizzando due vittorie, tre pareggi ed una sconfitta, per una media di 1,5 punti/partita. Il bottino di reti segnate è stato molto povero: solo nove marcature, di cui cinque segnati in superiorità numerica contro un mediocre avversario come il Qarabag. La difesa ha invece retto bene con soli cinque gol subiti.
Durante il ciclo iniziato il 16 ottobre e concluso il 6 novembre la Fiorentina ha giocato 7 partite in 21 giorni, vincendo quattro partite, pareggiandone tre e non perdendone neanche una. La media di 2,14 punti a partita è ottima, così come un buon segnale sono i 14 gol segnati. La difesa registra una certa continuità con 6 reti subite.
Dunque i numeri parlano di un miglioramento di risultati e statistiche in questo secondo tour de force stagionale affrontato dai gigliati, confermando l’idea di Sousa quando parla di squadra in ripresa. Nonostante ciò però alcuni dubbi rimangono: durante l’inizio di campionato la Fiorentina ha incontrato squadre mediamente più quotate rispetto a quelle sfidate negli ultimi 20 giorni. Inoltre, le statistiche di entrambi i cicli sono “gonfiate” dal cammino in Europa League, competizione nella quale il percorso dei viola è stato convincente e senza particolari difficoltà anche per la pochezza degli avversari affrontati. Ecco perché oggi ci ritroviamo a commentare una Fiorentina in crescita nei numeri, ma che deve ancora convincere il popolo viola di poter essere protagonista in questa stagione.
Di
Marco Zanini