I primi segnali erano arrivati nei giorni scorsi con le prime dichiarazioni di Diego Della Valle, ieri prima lo stesso Diego ma poi soprattutto Andrea Della Valle hanno rincarato la dose, aprendo sulla Fiorentina tutti i tipi di scenari possibili. Di sicuro la contestazione della Curva Fiesole o di una minoranza di tifosi, come ha spesso ricordato lo stesso Andrea Della Valle, non viene accettata.
Diego e Andrea Della Valle si sentono di aver fatto tanto, tantissimo per la Fiorentina. Riportandola dal fallimento e dalla C2 fino all’Europa. Davanti a tutto questo non capiscono, non giustificano, la contestazione dei tifosi.
E’ evidente a tutti che Andrea Della Valle, più del fratello Diego, ci abbia sempre messo più passione, sacrificio. Anche quella voglia di sorprendere e tentare qualcosa d’impossibile. Ma evidentemente non è bastato.
Adesso, invece, il passo indietro. La decisione di mettersi da parte. Non è possibile andare avanti così davanti alla contestazione di una parte di tifosi. Non è la prima volta che accade, già in passato Andrea Della Valle si era allontanato dalla Fiorentina. Questa volta, però, sembra diverso. Qualcosa si è incrinato, rotto. Probabilmente in maniera definitiva. Certo, la società è strutturata per andare avanti da sola, ma per quanto tempo? In quale maniera? Con quali risorse, sempre con l’autofinanziamento?
Di sicuro c’è che in 15 anni tra Firenze, i tifosi della Fiorentina e i Della Valle non è nato tutto quell’amore, quella condivisione, che tutti speravano. Vero, nel periodo di Calciopoli c’è chi tra i tifosi si è fatto denunciare per proteggere, per stare al fianco della proprietà viola. Ma alla fine è stato un fuoco di paglia.
I Della Valle nella Fiorentina hanno messo tanti soldi, molti, facendo crescere la società viola. Non sono riusciti a capire a fondo, invece, i tifosi, la città. Non sono riusciti ad alimentare la passione che c’è per quella maglia viola, non sono riusciti ad alimentare i sogni, le speranze che tutto il popolo viola voleva, sperava. Da una proprietà importante, prestigiosa, probabilmente la più importante e facoltosa della sua storia.
Andrea Della Valle ha sottolineato che la Fiorentina, Firenze, non può permettersi di competere con gli altri importanti club italiani. Un discoso che non viene ben compreso dai tifosi, perché arriva da imprenditori che sono tra i più importanti al mondo. E in molti si sono iniziati a chiedere perché allora tenere la Fiorentina se poi non sarà mai possibile competere e vincere qualcosa?
Vero, è indiscutibile che nell’era Della Valle la Fiorentina ha giocato più in Europa che altro, ma l’attaccamento, le cose fatte bene, l’amore, la passione, il sogno, la voglia di crederci, non si misurano con quante partecipazioni ha fatto la Fiorentina. A Firenze in questi quindici anni sono passati tanti grandi giocatori, poi ceduti spesso per fare cassa, per fare plusvalenze ma indebolendo anno dopo anno la rosa. Togliendo la speranza di veder ‘vincere’ qualcosa ma poi costringere i tifosi a guardare gli altri vincere con gli ex giocatori viola.
In questi quindici anni il Franchi ha perso spettatori, invece di guadagnarli. Basti pensare e riflettere su un dato molto particolare: a gennaio del 2016 la Fiorentina affrontò la Lazio, in gioco c’era il primo posto: al Franchi non c’era il tutto esaurito, molti spazi erano vuoti. Cosa che in passato non sarebbe mai successo. E non venga data colpa al problema della gente per comprarsi il biglietto ma che venga fatta un’analisi approfondita perché è accaduto tutto questo.
Non serve fare nessuna conta per capire chi è da una parte o dall’altra, serve sapere dai Della Valle cosa vorranno fare della Fiorentina.
Il lungo messaggio dei club della Curva Fiesole a Diego e Andrea Della Valle è chiaro e limpido: venite a Firenze a spiegare cosa volete fare della Fiorentina, parlate con noi per capire molte cose, altrimenti il destino è segnato: contestazione fin quando non si arriverà alla cessione della società. Domani sera ci sarà la risposta del Franchi, che sicuramente sarà diviso, ma come?
In tutto questo Pantaleo Corvino dovrà risolvere una buona parte dei problemi. Sul tavolo c’è il problema Bernardeschi e Kalinic. Entrambi i giocatori sono candidati a lasciare Firenze. Nelle casse viola entreranno dai 60 ai 70 milioni di euro. Saranno reinvestiti tutti sul mercato (difficile) oppure no? Di certo c’è che al momento Corvino non ha un vero e proprio budget a disposizione. Alle due probabili cessioni si aggiungeranno anche quelle di giocatori come Badelj, Ilicic, Tatarusanu. Ma anche per il Direttore Generale viola fare il mercato, senza poter spendere più di tanto, sarà una vera e propria impresa. E qui si torna al punto di partenza: cosa vogliono fare i Della Valle della Fiorentina.
Una situazione, infine, che preoccupa il Comune di Firenze e il sindaco Nardella. In ballo c’è la costruzione del nuovo stadio, la riqualificazione della zona nord della città. Un’opera che oggi costerebbe 450 milioni di euro circa ma chiaramente i costi sono destinati a salire. Nei giorni scorsi il Sindaco Nardella, dopo le prime dichiarazioni di Diego Della Valle, si era auguratoal più presto d’incontrare Diego e Andrea Della Valle. Ieri da Benevento Diego Della Valle ha detto che se Nardella lo vuol chiamare allora si sentiranno. Chiamo io, chiama lei? Anche in questo si vede la netta distanza che si avverte, si respira, tra i Della Valle e Firenze.
Di
Gianni Ceccarelli