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I bianconeri d’Austria: la risalita del Lask parte dai suoi tifosi

L’avversaria di domani sera della Fiorentina è un club giovane che milita solo da qualche anno nel calcio ai massimi livelli

Nel 2014 il Linzer Athletik-Sport-Klub (meglio conosciuto come Lask) partecipava a un campionato non professionistico, la Regionalliga Mitte, giocando in stadi semi-deserti e senza curve nella periferia del calcio austriaco, racconta il Corriere dello Sport. Dieci anni dopo, il contesto è più o meno simile – il Franchipresenterà un colpo d’occhio spettrale da cantiere a cielo aperto –

ma il palcoscenico è di quelli storici per i bianconeri d’Austria.

A quasi quarant’anni di distanza dall’unico precedente (4-0 nei sedicesimi di finale della Coppa Uefa 1985-86 a San Siro, contro l’Inter) il Lask torna in Italia. Un traguardo straordinario per una società che nel 2012-13 precipita in terza divisione, scomparendo dal calcio che conta. Da lì in poi una rinascita che parte dal fondo e da un gruppo di tifosi, “gli amici del Lask“”, che rilevano il club a prezzo di saldo e iniziano a costruire le fondamenta per una realtà che, dieci anni dopo, si trova stabilmente a frequentare salotti europei e con uno stadio di proprietà nuovo di zecca da 20mila posti. La risalita del Lask passa da una serie di scelte imprenditoriali che partono dai tifosi. Uno di loro Siegmund Gruber, attuale Ceo ed ex presidente, è l’artefice di questo miracolo sportivo. L’altro è Oliver Galsner, tecnico austriaco anche lui figlio della scuola Red Bull, protagonista di un ciclo di quattro anni con l’Athletic e attuale manager del Crystal Palace.

Sulla panchina dei bianconeri c’è Markus Schopp, un passato da calciatore a Brescia – proprio al Franchi ha giocato l’ultima gara in Serie A – e un presente complicato. L’attualità parla infatti di una squadra che si presenta a Firenze da settima in Bundes austriaca, reduce da tre ko consecutivi e con soli due punti nel girone di Conference. A disposizione tanti onesti mestieranti e qualche pezzo pregiato: su tutti, Marin Ljubicic, attaccante croato classe 2002, e Maximilian Entrup, anche lui attaccante e nazionale austriaco. In rosa anche Valon Berisha ex Serie A, con un passato nella Lazio, e una stella in parabola discendente come Jerome Boateng che dopo l’esperienza alla Salernitana sta facendo fatica a trovare minutaggio anche in Austria.

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