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Herrera a VI.IT: “Agudelo ha un grande futuro. Giusto il paragone di Pradè con Pizarro”

Intervista all’ex allenatore dell’Atlético Huila che ha avuto modo di allenare il nuovo centrocampista colombiano della Fiorentina

È stato l’ultimo arrivo della campagna acquisti della Fiorentina nel mercato di gennaio. Un profilo a sorpresa e allo stesso tempo interessante quello di Kevin Agudelo, centrocampista colombiano arrivato dal Genoa con la formula del prestito di 18 mesi con obbligo di riscatto. Il classe 1998 non ha giocato molto nella formazione rossoblù, ma ha fatto intravedere qualità che a Daniele Pradè lo hanno riportato indietro nel tempo, visto che è stato lo stesso ds viola a dire che ha caratteristiche simili a quelle di Pizarro e che con il tempo potrebbe andare a occupare la stessa posizione in campo. Per commentare il suo arrivo in viola, LaViola.it ha contattato Luis Chonto Herrera, ex difensore della nazionale colombiana e tecnico che ha allenato Toto negli ultimi mesi all’Atlético Huila prima del trasferimento in Italia:

Che ricordi ha di Agudelo?
“Ho avuto la fortuna di allenarlo nell’Atlético Huila e conservo i migliori ricordi di Kevin. Credo che come persona sia eccellente: un ragazzo educato, che nonostante la giovane età è molto maturo. Quando sono arrivato all’Huila non stava giocando molto, era una riserva e non aveva molta continuità. Ho visto in lui molte virtù e gli ho dato fiducia. È un giocatore desequilibrante, tecnico ed esplosivo. L’ho utilizzato come mezzapunta in un 4-2-3-1 ed è stato sorprendente il suo modo di apprendere come giocare spalle alla porta, di controllare il pallone in maniera orientata per eludere i difensori e accelerare. Ha un buon cambio di passo e può giocare anche come esterno. Un ragazzo molto interessante ed è per questo che il Genoa lo ha notato. Gli ho visto fare buone cose con il Genoa e ho avuto modo di vederlo entrare anche domenica con la Juventus, sebbene sia entrato nel finale. Se l’allenatore saprà valorizzarlo come mezzapunta credo che potrà dare molte soddisfazioni. Il calcio italiano è di alto livello e dovrà imparare a fare bene le due fasi”.

Ha avuto modo di parlare con lui di recente?
Ci ho parlato per complimentarmi con lui per essere riuscito ad arrivare in uno dei campionati più importanti al mondo. Gli ho dato alcuni consigli e gli ho detto di allenarsi sempre al massimo, perché la Serie A è un campionato dove conta la fisicità e la rapidità, oltre al livello mentale: quindi se si preparerà bene durante la settimana sicuramente farà bene la domenica. Ho avuto la fortuna di giocare in Nazionale il Mondiale in Italia e quello del 1994 negli Stati Uniti, e ai giocatori che ho allenato ho sempre dato dei consigli: per riuscire a trionfare bisogna essere umili e disciplinati, perché non tutti riescono ad arrivare nei maggiori campionati europei. Devi essere preparato in tutti gli aspetti”.

Nel Genoa non ha giocato molto però ha fatto vedere cose interessanti: cosa pensa di questi primi mesi in Italia?
È stato molto produttivo per lui. Non ha giocato molto nel Genoa ma quando è sceso in campo ha fatto bene. La Fiorentina ha messo gli occhi su di lui perché ha un futuro molto promettente. Si parlerà molto di lui e sicuramente farà bene nel calcio italiano. Spero che la Fiorentina e il suo allenatore gli diano maggior spazio e fiducia. È un giocatore giovane e può apprendere molto anche dai compagni più esperti”.

Il direttore sportivo della Fiorentina ha detto che ha visto in Agudelo qualcosa di Pizarro…
“Sono d’accordo, a mio modo di vedere ha alcune caratteristiche simili a Pizarro. Non sono molto alti, ma hanno molta forza nelle gambe. Il calcio di Agudelo si può avvicinare a quello di Pizarro per distribuzione del pallone e mobilità. Kevin ha un vantaggio: gli dicevo che è uno dei pochi giocatori al mondo che come Messi riesce a mantenere il pallone incollato al piede quando corre. Secondo me se verrà collocato come mezzapunta potrà collaborare in maniera molto buona nella fase offensiva della Fiorentina. Con il tempo maturerà stando in Italia e migliorerà. È giovane e ha un futuro enorme: sicuramente farà bene nel calcio italiano”.

A Firenze prima di lui hanno giocato Carlos Sanchez, Cuadrado e Muriel: tre colombiani che hanno fatto bene anche in Nazionale
“L’arrivo alla Fiorentina gli permetterà di avere maggior visibilità anche in chiave Nazionale. Kevin può arrivarci ma deve avere continuità nel club per ripercorrere quello che hanno fatto Cuadrado, Muriel e Sanchez. Non è molto lontano dal vestire quella camiseta. Già ha vestito quella della Sub23, ma se giocherà con regolarità, sicuramente riceverà una convocazione per le qualificazioni al prossimo Mondiale. Questa stagione ci sarà anche la Copa América che è un’altra possibilità, ma prima deve far bene con la Fiorentina”.

C’è un episodio particolare che conserva di Agudelo?
“Sì, contro il Bucaramanga dopo un calcio d’angolo a sfavore, Kevin ricevette palla e partì in contropiede saltando quattro avversari e il portiere, per poi depositare il pallone in rete. Un gol straordinario che dimostra la qualità di Agudelo, gli avversari sembravano dei pupazzi e quel risultato ci permise di tornare a vincere in trasferta dopo un anno. Sono molto contento per lui. Spero che possa sfruttare questa occasione alla Fiorentina per affermarsi in Italia e diventare uno dei rappresentanti della Colombia nel calcio internazionale”. 

Il gol di Agudelo al minuto 7.40:

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