
Focus sul centrocampista classe 2005 convocato da Corradi all’Europeo U19 in Irlanda del Nord
C’è anche un po’ di viola nella lista dei convocati del ct Bernardo Corradi per l’Europeo U19 che inizierà domani. Nell’elenco in cui spiccano i nomi di Pafundi e Camarda, l’unico giocatore della Fiorentina presente è Jonas Harder. Il centrocampista classe 2005 è partito con gli azzurrini alla volta dell’Irlanda del Nord per replicare quanto fatto da Amatucci e Kayode appena un anno fa, con la storica vittoria del titolo proprio grazie al gol del terzino viola in finale. E il primo match è in programma domani pomeriggio alle 16:30 contro la Norvegia, per poi affrontare i padroni di casa giovedì alle 20 e l’Ucraina domenica prossima alle 20.
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DA PORTIERE A PLAY. Oggi lo vediamo da play nel centrocampo a tre o da mediano nei due davanti alla difesa, ma Harder ha iniziato a giocare all’età di 5 anni come portiere nel Galluzzo e a 9 è entrato nel settore giovanile della Fiorentina. Ma fino al quindicesimo compleanno il campo lo ha visto poco a causa di un fisico molto diverso dai 178 cm attuali. Italiano ma con passaporto tedesco, grazie alle origini di Amburgo del padre ingegnere che si è trasferito a Firenze per lavoro, il classe 2005 è cresciuto in una famiglia numerosa composta da 2 sorelle e un fratello. Jonni viene raccontato come un ragazzo riservato, studia agli Scolopi e tra i suoi hobby c’è il basket, lo sport del suo idolo: Westbrook. Nel calcio invece il suo modello è Frankie De Jong.
CRESCITA. Dopo un’annata da protagonista con l’U17 di Galloppa, Harder ha iniziato la scorsa stagione con l’U18 prima di essere promosso in pianta stabile agli ordini di Aquilani ed essere convocato già al termine dello scorso campionato da Bollini per uno stage in vista dell’Europeo U19, al quale poi non ha preso parte. Nella stagione appena conclusa ha collezionato 4 gol in 30 presenze, di cui uno in semifinale di Coppa Italia contro la Roma. Equilibrio, fisicità e geometrie, caratteristiche che hanno convinto la Fiorentina a rinnovargli il contratto lo scorso gennaio fino al 2027. Il presente è azzurro, il futuro a tinte viola.

Di
Mattia Zupo