L’ex tecnico, tra le altre, di Udinese, Parma e Palermo, parla di Fiorentina e non solo: “Da allenatore non vedevo l’ora che finisse il mercato”
Francesco Guidolin, ex tecnico tra le altre di Udinese, Parma e Palermo, ha parlato a Radio Bruno di calcio italiano e Fiorentina: “E’ un mercato strano per tutti, c’è poco tempo per concretizzare trattative in vista della prima di campionato. Da allenatore non vedevo l’ora che finisse il mercato, sapevi e temevi che qualche giocatore fosse con la testa altrove”.
CHIESA. “Chiesa è uno dei giovani più interessanti del nostro campionato. Se resterà farà il bene della Fiorentina, migliorerà ancora. Se dovesse andare in un altro club porterebbe invece diversi soldi, e la possibilità di avere altri giocatori e costruire un altro tipo di squadra. Sono decisioni che spettano alla società, al presidente e sentiti i pareri di direttori sportivi e allenatore”.
SUL NUOVO 3-4-2-1 DI IACHINI. “La prima volta usai la difesa a 3 a Udine, giocavo con il 3-4-1-2, avevo Locatelli che stava crescendo. Poi il 3-4-2-1 l’ho sperimentato a Bologna. Dipende come sempre dai giocatori che hai. Secondo me è un sistema di gioco interessante, ancora moderno. Se hai i giocatori capaci di giocare tra le linee, un buon attaccante e due esterni che spingono, può dare risultati eccellenti. La Fiorentina ad esempio con Paulo Sousa aveva questi giocatori”.
CENTROCAMPISTA O PUNTA? Prendere un grande centrocampista o un grande attaccante? “Avessi un attaccante che mi garantisce 20 gol all’anno, parto dall’attaccante. Poi costruisco il resto”.

Di
Redazione LaViola.it