La conferenza stampa di presentazione del neo calciatore della Fiorentina Albert Gudmundsson
Dopo quasi un anno di trattative, finalmente Albert Gudmundsson è arrivato alla Fiorentina. Rileggi il live di Laviola.it della conferenza stampa di presentazione del neo calciatore viola:
Ad introdurre il giocatore c’è il dg viola Alessandro Ferrari: “Presentiamo Albert, un’operazione che parte da lontano e che siamo riuscito a portare a casa. È arrivato con parole bellissime, eravamo al telefono col presidente e ci ha detto che ‘era felice di essere arrivato qui’. Lo siamo anche noi. Speriamo che possa avere le stesse performances che ha fatto l’anno scorso”.
Parola a Gud: “Sto bene, ho un piccolo problema al polpaccio, ma il resto va bene. È stata una trattativa lunga con la Fiorentina. Già a gennaio c’era stata una trattativa, ma allora non se ne fece di nulla. Adesso che la Fiorentina si era rifatta avanti ho voluto subito arrivare a Firenze, perché la Fiorentina è un grande club, con una grande storia, e volevo arrivare qui”.
ACQUISTO PIÙ CARO. “È un grande onore essere stato acquistato per tanti soldi. Ma anche se fossi arrivato gratis non avrei cambiato il mio impegno, che sarà sempre il massimo. Anche se sono arrivato per tanti soldi, non ci penserò per non caricarmi di pressioni”.
BLAZQUEZ. “Sono rimasto un po’ scioccato dalle sue parole. Mi ha aiutato molto in questi due anni e mezzo, perciò mi ha un po’ sorpreso sentire e leggere quello che Blazquez ha detto. Alla gente dico di non credere a tutto ciò che legge. Lui diceva che mi aveva proposto un aumento di 1 milione all’anno, ma questo è molto lontano dalla realtà. La gente può credere a ciò che vuole. Ma bisogna stare attenti”.
PRONTO. “Sono felice di essere qui perché ci sono grandi ambizioni da parte della società. Non è arrivata una coppa, ma credo che la Fiorentina ci sia andata davvero vicina. Vediamo se ci riusciremo a vincere un trofeo, perché credo che il club e i tifosi lo meritino. A livello di condizione mentale mi sento pronto, a livello fisico direi che manca ancora qualcosa. Magari spero di essere pronto prima della sosta”.
OBIETTIVI. “I gol sono molto importanti, per me e per la squadra. Sono felice e fiero di averne fatti 100 fin qui. Ma non voglio mettermi obiettivi, ma voglio rendere al massimo tutte le volte che scenderò in campo, per me e per la squadra”.
PALLADINO. “È un tecnico giovane, molto ambizioso. Avevo già buone sensazioni su di lui ancor prima di conoscerlo, perché a Monza aveva fatto molto bene. E’ un allenatore giovane, che chiede molto ai giocatori, è bravo, credo possa fare un altro step di carriera potendomi allenare con Palladino. E’ un motivo per cui sono qui adesso”.
RUOLO. “Abbiamo parlato con Palladino del mio ruolo. Io sono il tipo di giocatore che può fare più ruoli, sulla fascia, trequartista, centrocampista, punta. Non importa dove giocherò, darò tutto per la squadra. Credo, comunque, che l’idea di Palladino sia di mettermi davanti. Non importa, non vedo l’ora di scendere in campo”.
NUMERO DIECI. “Onestamente non ho avuto neppure tempo di pensare al numero di maglia. Ho avuto tanto da fare, ma lo decideremo questa settimana, tutto sarà più chiaro nei prossimi giorni”.
TRATTATIVA. “Non avevo paura che saltasse l’operazione. Ma le ultime settimane di mercato sono sempre particolari. Sono sempre rimasto tranquillo e concentrato sul lavoro, ci ha pensato il mio procuratore”.
PROCESSO. “Sarà a settembre il processo. Ma non avrà impatti su di me. È una cosa che so da un anno, ma sono concentrato sul lavoro e sul fare bene. Sono convinto che ci sarà giustizia, perché sono innocente”.
ETÀ. “È vero che non sono giovanissimo, ma credo di avere ancora tanto da dare. Mi sono rotto la caviglia sei anni fa, poi c’è stata la pandemia e quindi sono arrivato a Genova. Credo di aver fatto un bel percorso al Genoa, di essere cresciuto, ma di avere ancora qualcosa da poter migliorare e quindi crescere”.
TIFOSI. “Non vedo l’ora di giocare la prima sfida davanti ai tifosi viola. I compagni mi hanno detto che qui c’è grande spinta e passione. Ci sono stato da avversario, non vedo l’ora di giocare al Franchi. Ho visitato la città da turista, è davvero bellissima”.
TRATTATIVA. “A gennaio avevo la possibilità di arrivare alla Fiorentina, ma a gennaio è sempre difficile. Pensavo, inoltre, che la mia missione non fosse ancora finita al Genoa, non volevo del tutto lasciare il Genoa a metà stagione. Poi, quando il mio procuratore mi ha detto che la Fiorentina mi voleva di nuovo, allora abbiamo fatto tutto per arrivare qui”.
GILARDINO. “Mi ha aiutato tantissimo nella finalizzazione. Quando arrivò Gilardino fu subito molto severo con me. Mi chiedeva di lavorare sul trovare lo specchio della porta, con lui ho imparato ad avere la sensazione del gol. Credo di doverlo ringraziare molto”.
ASSIST E GOL. “Al Genoa avevo la possibilità di giocare più libero. Creare occasioni e muovermi tra le linee per arrivare al tiro e al gol è una mia caratteristica, così come nel trovare i compagni in buona posizione per fare assist”.
PARMA. “Non è stata una gara semplice. Loro avevano tante motivazioni perché al ritorno in Serie A. Potevamo fare meglio, ma dobbiamo rispettare il punto che abbiamo ottenuto. Ci sono state cose buone che abbiamo fatto, chiaramente si deve migliorare. Mi sento carico per fare bene”.
EUROPA. “Ho giocato sia in Europa che in Conference League con l’Az. Sono abituato a giocare tre gare a settimane, ho 27 anni e gioco a livello internazionale, perciò non penso che sarà un problema giocare tante gare ravvicinate. Mi sento pronto e carico di poter giocare l’Europa”.















Di
Niccolò Misul