Da trequartista a seconda punta a mezzala: il nuovo allenatore della Fiorentina potrà sbizzarrirsi con il numero 10
Ora il dibattito si è già spostato su un altro piano, scrive la Gazzetta dello Sport. Dove e come utilizzerà Stefano Pioli il talento di Gud? Sì perché Albert sarà viola, a titolo definitivo, fino al 2029 con un ingaggio da 2,2 milioni di euro a stagione. L’accordo è stato rimodulato al ribasso e, quando il muro del Genoa sembrava invalicabile, la Fiorentina ha messo sul tavolo la mossa vincente per avere il “sì” del Grifone per circa 13 milioni invece dei 17 pattuiti nell’accordo della scorsa estate. Da ricordare che la Fiorentina aveva già versato 6 milioni per il prestito oneroso. Il giocatore sarebbe rimasto volentieri, come aveva detto più volte soprattutto nell’ultimo periodo, anche per far vedere a tutti quanti chi è il vero Gudmundsson e così anche per lui la permanenza rappresenta una vittoria.
Da trequartista a seconda punta passando da mezzala di qualità, il nuovo allenatore potrà sbizzarrirsi con il numero 10 che ama la libertà. Fantasia e spazi sul campo per incidere davvero, come ai tempi del Genoa, mentre a Firenze non è riuscito a decollare del tutto perché la passata stagione è stata altalenante, anche per i diversi infortuni che lo hanno via via frenato. Ora è come ricominciare da zero con una nuova guida tecnica e immutata fiducia da parte di tutti.
Stefano Pioli è sinonimo di garanzia e sin da subito lo stesso tecnico ha speso parole importanti per la permanenza dell’islandese che rappresenta uno dei punti fermi della formazione. Può dare imprevedibilità alla manovra e garantire qualità. E i tifosi in città immaginano già un attacco con Gud in contemporanea a Kean e Dzeko, anche se per Moise c’è un partita aperta, tutta da giocare sulla sua permanenza. Albert nella stagione appena conclusa ha messo a segno 8 gol e servito 3 assist, risultando il terzo miglior marcatore della squadra dietro a Kean e Mandragora. In più ha preso parte alle reti della Fiorentina quasi ogni 160 minuti, a dimostrazione del fatto che, quando è stato chiamato in causa, è riuscito a incidere. Quello che adesso gli serve è la continuità che nel capoluogo toscano gli è mancata del tutto.
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Redazione LaViola.it