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Gudmundsson, l’arma in più di Palladino: la rete col Napoli può essere la scintilla

Albert Gudmundsson - Fiorentina

Campionato in chiaroscuro per l’islandese, la speranza è che qualcosa stia cambiando. Il Panathinaikos può essere l’occasione per ribaltare la stagione

Come scrive il Corriere dello Sport, il tifoso viola avrà provato un senso di incompiutezza al minuto sessantasei di Napoli-Fiorentina. Tacco spalle alla porta di Moise Kean, destro arrotato dal limite di Albert Gudmundsson che finisce in rete, uno squarcio su cosa poteva essere la stagione viola se le cose fossero andate diversamente.

Prima della partita del Maradona, KMB20 e Gud avevano combinato insieme solo una volta in occasione di un gol: inizio ottobre contro il Milan, anche lì lavoro di rifinitura di Kean e staffilata da fuori dell’islandese. Il numero venti e il dieci, uno accanto all’altro. Così se l’era immaginata la sua Fiorentina Raffaele Palladino, col centravanti che aveva scelto accanto al trequartista «che si sognava la notte» come confessato quest’estate. Un duo offensivo sulla carta incendiario per le difese avversarie, rimasto però un progetto in potenza. Insieme hanno giocato solo 812 minuti in sette mesi. “Colpa” del dieci e di un semestre più che travagliato tra infortuni muscolari, incognite legate ai problemi giudiziari del ragazzo e difficoltà di ambientamento al Viola Park.

Quello a Meret è appena il sesto gol di Gudmundsson in maglia viola. Il quinto in Serie A (l’anno scorso ne aveva segnati quattordici). «Gli serve solo una scintilla» ha detto più e più volte Palladino. Chissà che questa non sia arrivata sul campo di Fuorigrotta. Magari facilitata dal nuovo vestito tattico della Fiorentina. Nel nuovo 3-5-2 agisce da seconda punta con licenza di svariare e “uccidere”, in un sistema simile a quello del Genoa di Gilardino, che sembra possa esaltarne le sue caratteristiche da stoccatore dalla distanza e finalizzatore. Con meno giocatori offensivi a fianco (e di conseguenza più palloni giocabili) rispetto a un 4-2-3-1 in cui spesso faticava a orientarsi, e assistito da una forma fisica che sta crescendo, adesso Gud può tornare grande.

Accenni di cosa poteva essere la sua stagione con un Gudmundsson in piena forma ce li abbiamo avuti domenica. Non è ancora troppo tardi per vedere la sua miglior versione anche col giglio sul petto, a iniziare da giovedì col Panathinaikos. Palladino avrà bisogno delle sue giocate per forzare la difesa tutt’altro che granitica dei greci, in una partita che può far girare una stagione storta soprattutto per l’islandese. Che ha ancora tempo per ribaltare tutto: all’orizzonte l’estate, un iter processuale che si completerà e una decisione complicata da prendere per la Fiorentina, che dovrà decidere se versare 20,5 milioni (bonus inclusi) per riscattarlo.

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