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Gudmundsson-Kean, la coppia d’oro che fa sognare Firenze. Sulla scia dei grandi del passato

Gudmundsson e Kean

Una coppia sognata e immaginata in estate da Palladino e dalla società, finalmente realtà: il feeling sembra già alto

«Su Kean possiamo aprire un libro». La battuta di ieri del suo allenatore, Palladino, basta già a spiegare il rapporto che si è creato fra i due. Con il tecnico a giugno parso immediatamente raggiante per l’arrivo di quel centravanti che già avrebbe voluto qualche mese prima al Monza. Diverse settimane più tardi ecco lo sbarco a Firenze di Gudmundsson. «Me lo sono sognato tutte le notti, non vedevo l’ora che fosse qui» disse al tempo lo stesso Palladino, come riporta La Repubblica.

INSIEME. C’è voluto un po’ a farli realmente diventare compagni di squadra considerato che l’islandese ha iniziato a rilento l’avventura in viola causa problema muscolare (al polpaccio) trascinatosi da Genova. Il 22 settembre il primo assaggio di coppia fu entusiasmante con la Lazio stesa nel secondo tempo soprattutto grazie all’ingresso di Gud. Prima della sosta altro profumo di calcio abbinato al talento nella compartecipazione in occasione del gol vittoria sul Milan. Sublimata dalla corsa abbracciati l’un l’altro verso il primo settore gonfio di tifosi visto che la Fiesole al momento è in rifacimento. Nel mezzo rigori presi, concessi, qualche parola. Fino alle parole di Gudmundsson: «Con Kean c’è un feeling dentro e fuori dal campo. Mi fa ascoltare la sua musica, mi piace. È un calciatore fortissimo ed ha ancora tanto potenziale per giocare ad alti livelli. Insieme potremo fare un’ottima stagione».

TRA LE COPPIE DELLA STORIA. Insomma l’impressione è che si possa essere all’inizio di un qualcosa di bello con la Fiorentina che spera di aver trovato un tandem degno della propria storia. Siamo soltanto al nascere di un affiatamento, per carità, ed ogni paragone tecnico o emozionale è prematuro, sbagliato, quasi irriguardoso. Ma non c’è niente di male a sperare che nelle filastrocche che snocciolano le coppie gol più belle della storia viola, possano presto entrare anche loro. I tifosi elencano con grande facilità i nomi di Baggio-Borgonovo, Batistuta-Baiano piuttosto che Toni-Mutu o Gilardino-Mutu. Il tutto fermandosi soltanto al passato più recente. Firenze ha un’innata capacità di sognare e nessuno, calcisticamente parlando, fa volare più in alto i pensieri dolci di un 9 ed un 10 (a prescindere dalla numerazione ufficiale) che dribblano, corrono, creano e soprattutto segnano.

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