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Gudmundsson: “I big match mi riescono bene. Vorrei rimanere a Firenze, ma non dipende da me”

Il numero 10 viola: “Sento di essere tornato in forma. Stasera la partita più importante. Mi piace il paragone con Isco”

Albert Gudmundsson, fantasista della Fiorentina, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano spagnolo MARCA in vista del ritorno della semifinale di Conference League contro il Betis. Questo un estratto delle su dichiarazioni:

Chi era il tuo idolo?
Da bambino ero un grandissimo tifoso di Messi… E lo sono ancora.

E come ti definiresti?
Sono un giocatore tecnico che vuole avere il più possibile contatto con la palla. Mi considero molto creativo e pericoloso: segno gol, faccio assist… Sono anche versatile: posso giocare come numero 9, come seconda punta, come centrocampista offensivo, come ala…

Ha esordito con il KR a 15 anni. Come fa un islandese a finire alla Fiorentina?
Da bambino ho fatto provini per diversi club europei che mi volevano, ma mio padre aveva le idee chiare: dovevo andare nei Paesi Bassi. Ci sono delle Accademie molto buone che lavorano molto sulla tecnica. Ho trascorso 8-9 anni tra Heerenveen, PSV e AZ e, quando mi sono sentito pronto, ho fatto il salto in un campionato top.

I 16 gol e 5 assist realizzati con il Genoa la scorsa stagione ti hanno catapultato alla Fiorentina.
Arrivavo da un buon anno in Serie B e, anche se non do molto peso ai numeri, sentivo che sarebbe stata una grande stagione.

A Firenze hai segnato otto gol e fatto tre assist. Qual è la tua valutazione?
Sono arrivato molto motivato, ma mi sono infortunato e ora sento di essere tornato in forma e che ci aspettano partite importanti.

Sei in prestito con opzione di acquisto. Vorresti rimanere alla Fiorentina?
Certo che sì, altrimenti non sarei venuto, ma è una cosa che non dipende da me.

A proposito di partite importanti. Ha segnato contro Milan, Juventus, Roma, Napoli e Lazio.
Mi piacciono le grandi partite. Mi riescono bene. Mi danno energia.

Quella col Betis è una delle grandi partite, non è vero?
Certamente. È la partita più importante della stagione e una delle più importanti della mia carriera. Non sarà facile. Sappiamo quanto sono bravi. Hanno giocatori incredibili che stanno facendo molto bene.

Cosa ti ha sorpreso di più della partita di andata?
L’ambiente. Non me l’aspettavo ed è stato incredibile. E guardare Isco: come si muove, come gioca prima… È incredibile. Dobbiamo tenerlo d’occhio perché aveva troppi spazi.

In Italia, in particolare, ti paragonano a Isco.
Mi piace, è un paragone azzeccato, ma non credo sia del tutto corretto: ha giocato per molti anni nel Real Madrid.

Oltre a tenere d’occhio Isco, cos’altro dovrebbe fare la Fiorentina?
Essere compatti in difesa e creativi e precisi in attacco. Se ci riusciremo, andremo in finale.

Il livello di De Gea ti ha sorpreso?
Ciò che mi ha sorpreso di più è stato il suo livello dopo un anno senza giocare. Rimane uno dei migliori portieri al mondo. Ci ha fatto guadagnare molti punti questa stagione.

Tu e Kean formate la terza coppia gol in Serie A. Come vi completate a vicenda?
Arrivava da una stagione difficile, desideroso di riscattarsi, e ci è riuscito. È giovane ma ha esperienza: ha giocato in Premier League, Ligue 1 e Serie A. Sta segnando molti gol e penso che abbia un futuro brillante davanti a sé.

Guardando al futuro, ti piacerebbe giocare nella Liga?
Ora sto molto bene alla Fiorentina, anche se in generale mi è sempre piaciuto il calcio spagnolo per come gestiscono la palla.

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