Buona vittoria contro l’Udinese, da martedì parte la missione Basilea. Gruppo convinto di poter ribaltare il punteggio
Il significato di una domenica fatta bene da parte della Fiorentina è nell’immediato dopo partita, quando la Fiesole ha chiamato a raccolta la squadra (alcuni giocatori avevano già imboccato il tunnel degli spogliatoi) per caricarla a dovere in vista della battaglia di Basilea. Gruppo abbracciato mentre la Fiesole cantava. Vincenzo Italiano non è stato da meno. Anzi. E’ stato il primo a richiamare tutti, l’adrenalina trasmessa dalla curva tornerà in mente anche nei prossimi giorni. Oggi la squadra godrà di un giorno libero. Forse in questo caso più utile addirittura di un allenamento. Ma da martedì partirà la missione per ribaltare il Basilea. Dopo lo sconforto iniziale di giovedì sera, tutti sono convinti di farcela. D’accordo, non è il momento migliore della stagione, ma argomenti e qualità per portare almeno la contesa ai supplementari la squadra di Italiano pensa di averli.
A proposito di Italiano. Nel dopo partita ci ha aggiunto del suo anche a livello caratteriale. Mai visto così carico. A tratti anche rabbioso. Parliamoci chiaro. Certi commenti dopo il passo falso di giovedì gli hanno dato fastidio. Non poco. Ha letto e sentito cose che non gli sono piaciute, quando ancora in ballo la Fiorentina ha tantissimo. In sala stampa è parso un leone in gabbia. “Con voi avete tutta Firenze per provare a ribaltare il punteggio giovedì“, sottolinea il cronista. Italiano si accende subito: “Tutta? Non mi pare…“. E poi stimolato sull’argomento precisa: “Noi andiamo in campo per dare soddisfazione ai nostri tifosi, anche se una parte della città non l’ha capito…“. Bordata alle critiche di cui sopra. E carezza al cuore della Fiesole: “Questa curva mi rimarrà impressa nel cuore finché starò nel mondo del calcio. Questa curva ti fa vincere le partite, essersi stretti davanti alla curva ha voluto dire che andremo a Basilea a dare tutto, per renderli orgogliosi della nostra squadra”.
Il resto racconta di un Italiano gagliardo e carico: “Sembra quasi che voglia scendere in campo lei giovedì…” sottolinea un altro collega. “Magari, magari” mastica Italiano a denti stretti. Ma in fin dei conti è anche contento. La Fiorentina ha fatto la partita che doveva fare contro un Udinese che poteva rappresentare un cliente più ostico di quel che è stato. Ottimo approccio, zero rischi o quasi, un buon Castrovilli e la solita classe di Bonaventura (peccato per l’espulsione finale). In mezzo tanti titolari risparmiati, mentre altri sono stati poco utilizzati. Insomma, domenica giusta, che ci voleva. Per preparare la battaglia del St. Jokob Park con serenità e fiducia. Al seguito la Fiorentina avrà 1.800 tifosi. C’è tutto quel che serve per provarci. Italiano non vede l’ora.
Di
Alessandro Latini