“Cose buone nel decreto Vezzali, ma è giusto evidenziare le criticità”, ha affermato il presidente della FIGC Gravina
“In questo momento le polemiche non servono a nessuno – continua Gravina – ribadisco il contenuto del mio intervento in Giunta: ci sono molte cose buone nel decreto correttivo presentato dalla Vezzali, restano però alcune problematiche, opportunamente sottolineate da Malagò, che spero verranno risolte durante i lavori delle Commissioni parlamentari“.
“Nello specifico – conclude – mi riferisco all’entrata in vigore della riforma l’1 gennaio 2023 che dovrà necessariamente essere spostata a fine stagione sportiva per non mettere in crisi le società dilettantistiche con un cambio radicale di legislazione a metà campionato. Al al tetto dei 5 milioni di euro per i club che svolgono anche attività femminile che altrimenti non si vedrebbero riconosciuti i benefici dell’avviamento al professionismo. E al tema del vincolo sportivo, la cui cancellazione tout court, senza un accompagnamento biennale, sarebbe deleteria per l’intero sistema di base“.

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Redazione LaViola.it