Rassegna Stampa

Gravina: “Nuovo Franchi, FIGC disponibile a sviluppare un’idea affascinante”

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Il presidente della FIGC ha parlato del progetto del nuovo Franchi portato avanti dal Sindaco Nardella

Sulle colonne del Corriere Fiorentino l’intervista a Gabriele Gravina, presidente della FIGC, sul nuovo Franchi e il ruolo della Federazione nel progetto.

Presidente Gravina, come nasce l’idea di inserire dentro il Franchi ristrutturato il museo della Nazionale?
«La proposta è del sindaco Nardella. L’ho incontrato di recente a Roma e in quella circostanza mi ha manifestato la volontà di realizzare un progetto ambizioso. In cui la Federcalcio potrà recitare un ruolo importante. Il filo rosso che lega Firenze alla cultura, alla storia e al calcio è qualcosa di straordinario. Noi siamo disponibili a studiare e a sviluppare insieme un’idea affascinante. Ovvero fare del Franchi anche un moderno polo museale. Capace di attrarre grandi flussi turistici».

Non crede che sarebbe bello allargare il concetto e inserire dentro il Franchi, che governo e soprintendenza considerano un’opera d’arte, un vero e proprio museo del calcio?
«Stiamo parlando proprio di questo. A Coverciano gli spazi sono limitati. Ed è arrivato il momento di trovare una soluzione che esalti l’esperienza che il museo del calcio italiano è in grado di offrire ai suoi visitatori».

Con uno stadio considerato monumento nazionale, tanto da essere inserito nelle pagine del passaporto italiano, e il centro tecnico di Coverciano a pochissima distanza, Firenze potrebbe diventare la Casa Italia del calcio?
«Firenze è già la casa della Nazionale da oltre sessant’anni. Se riuscissimo a realizzare questo progetto, attualizzando i valori del passato e fondendoli con le esigenze del presente, il legame diventerebbe ancora più forte».

Una parte dei soldi del Recovery Fund potrebbe servire per rinnovare gli stadi italiani e riavvicinare il nostro Paese agli standard europei.

«Sono convinto che sia la strada giusta. Insieme al Coni e alla Lega di serie A abbiamo chiesto prima al governo Conte e poi al presidente del consiglio Draghi di inserire nel Recovery Plan una voce specifica per l’impiantistica sportiva. E non solo di alto livello. La messa in sicurezza, l’ammodernamento e la riqualificazione energetica delle migliaia di strutture sparse su tutto il territorio nazionale. Rappresentano per l’Italia una grande occasione di sviluppo».

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