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Grande salto a Udine: Fiorentina al 5° posto. La crescita passa da qui

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I viola centrano una vittoria importante in casa dei bianconeri: serviva una prova di sacrificio, Italiano ha cambiato abito e sono arrivati i tre punti

Più brutta, più sporca e sicuramente più cattiva del solito. Concreta, esattamente come le aveva chiesto il mister alla vigilia, la Fiorentina vince anche a Udine e si pianta lassù, a quota 12, al quinto posto e in mezzo a quelle che lottano per un posto in Europa. Così scrive il Corriere Fiorentino.

CRESCITA. Una vittoria «di corto muso», direbbe Allegri, la terza di fila in trasferta dopo quelle su Atalanta e Genoa. E pazienza se per una volta non si è visto il calcio spettacolo che aveva contraddistinto tutte le altre prestazioni. Del resto la crescita, e la classifica, passano anche attraverso partite così. Scomode, sofferte, portate a casa mettendo via il fioretto e tirando fuori la sciabola. Anzi. Forse è soprattutto da domeniche come queste che si capisce che il vento è cambiato e che, davvero, si può pensare a qualcosa di importante.

SALTO DI QUALITA’. Per la prima volta la Fiorentina non ha subito gol: merito di Dragowski e di una difesa meno alta del solito, ma certamente più cattiva. Un salto di qualità anche per Italiano: rinnegare le proprie convinzioni, anche se solo per 45′, non è peccato, ma segno di intelligenza. Il tecnico ha letto la partita e ha capito che stavolta la vittoria passava attraverso cattiveria e concretezza. Non ha avuto problemi, nella sofferenza, a mettere dentro Igor per Torreira per mettersi a cinque dietro, a togliere la qualità di Bonaventura per i muscoli di Amrabat.

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