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Gosens tra le basi per ripartire. A cinque, modulo che Pioli non ha mai fatto (come Farioli), mentre Gila sì

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Robin Gosens tra le basi della Fiorentina per ripartire. A cinque, modulo che Pioli non ha mai fatto, come Farioli, mentre Gilardino sì

Nel calcio non c’è mai la riprova. Una cosa, tuttavia, è stata abbastanza evidente nella stagione che si è appena conclusa della Fiorentina: Gosens rende molto meglio se impiegato esterno a cinque piuttosto che terzino a quattro. A proposito di riprove, la Fiorentina ha messo a referto i suoi risultati migliori di stagione quanto giocava con la difesa a quattro, col tedesco terzino, mentre Gosens si è espresso meglio nella seconda parte di stagione quando la Fiorentina è passata al 3-5-2, quando paradossalmente sono arrivate molte meno gioie a livello di risultati collettivi.

Se le frizioni sul rinnovo di Dodo dovessero rientrare, con la permanenza del brasiliano con o senza firma su un nuovo contratto, appare abbastanza evidente come ci siano tutti i presupposti per ripartire con Dodo e Gosens sulle corsie, a cinque.

In questo discorso rientrano anche le valutazioni sul nuovo tecnico. Pioli ha da anni trovato la propria via tattica basandosi sulla difesa a quattro. Gilardino, invece, ha spesso alternato tra la difesa a quattro e a tre, prediligendo il 3-5-2 o 3-4-1-2. Con Baroni diretto verso il Torino, Sarri ormai già alla Lazio, resta un’ipotesi il nome di Daniele De Rossi, che l’anno scorso partì col 4-3-3 per poi alternarlo al 3-5-2/ 3-4-1-2, mentre con la Spal usò prevalentemente il 3-5-2. Farioli, invece, è sempre stato un fautore della difesa a quattro, sia in Turchia che in Francia come in Olanda. Solo per un frangente di avventura all’Alanyaspor utilizzò il 3-4-3 o 3-4-2-1, per tornare al 4-3-3 col Nizza.

Come noto, nel calcio moderno soprattutto, la forza di un tecnico stia anche nella duttilità, nella capacità di saper cambiare per trovare il vestito che meglio si addice alle caratteristiche dei calciatori che ha a disposizione. Palladino, ad esempio, era partito col 3-4-2-1, poi è passato al 4-2-3-1, poi ancora al 4-4-2 per finire col 3-5-2, a volte anche 5-3-2. Tornando alla premessa, sempre che Dodo rimanga, con un Gosens capace di tornare ai livelli di quando vestiva la maglia dell’Atalanta con 8 reti e 10 assist, ci siano tutti i presupposti per pensare di ripartire dal tedesco e dal brasiliano in un 3-5-2, modulo che potrebbe essere una base su cui ripartire, in attesa di conoscere le decisioni su Gudmundsson e di Kean. Nel caso dell’islandese, ad esempio, il rapporto con Gilardino potrebbe fare la differenza, essendo stato l’ex tecnico del Genoa capace di tirarne fuori il meglio.

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