Dal ritiro della Germania ha parlato l’esterno viola, ieri sera entrato al 60′ e non impeccabile nell’azione che ha portato al gol vittoria del Portogallo
Queste alcune considerazioni di Robin Gosens sul suo momento in nazionale. “Qui sto bene, anzi benissimo. Soprattutto perché mi è permesso essere qui a rappresentare il mio paese. Questa è la cosa più bella per me. Quando ho ricevuto la chiamata da Julian Nagelsmann, ero felice come un bambino per una ricompensa. La Nazionale non sarà mai qualcosa che darò per scontato”.
MATURITÀ. “A 30 anni, sono una persona che sa pensare non solo al presente, ma anche a ciò che accadrà nella vita dopo. Prepararmi a questo mi aiuta ad apprezzare ancora di più il presente. Perché so quanto sia speciale e lo apprezzo di conseguenza. Cerco di non fossilizzarmi sui privilegi del calciatore. Ci sono cose che detesto di questo lavoro, ad esempio essere messo al di sopra degli altri. Penso a quando sono in un ristorante pieno e i proprietari mandano via clienti per farmi sedere lì. Trovo tutto questo sgradevole”.
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Redazione LaViola.it