L’argentino protagonista assoluto della vittoria di ieri e di questo inizio stagione con la Fiorentina. E si prende un coro tutto per sé dalla Fiesole
Le braccia larghe, sguardo alla Fiesole, la mano sul cuore, la 10 sulle spalle. Calcia, segna, esulta… ripeti, visto che a mezzora di distanza Nico Gonzalez ha segnato la doppietta che ha permesso alla Fiorentina di entrare in Conference. Come scrive il Corriere Fiorentino, quest’estate ha dato segnali importanti scegliendo di declinare l’offerta del Brentford dalla Premier League e indossando un numero che porta sempre con sé responsabilità maggiori, il 10. E lui non poteva iniziare meglio dal momento che ha segnato quattro gol in altrettante partite in questo inizio di stagione. Due in serie A e due in Europa. Andando a prendersi un coro tutto per sé, come non succedeva da diverso tempo.
Il primo gol è stato semplice, ma fondamentale perché dopo due ore e mezzo di gioco tra andata e ritorno la Fiorentina continuava a sbattere sulla resistenza del Rapid Vienna. Proprio Nico aveva creato alcuni dei pericoli maggiori, ma fino al 59’ non c’era stato niente da fare. Per sbloccare la partita serviva un episodio e quando è arrivato Nico si è fatto trovare al posto giusto per approfittarne. Con quel gol Nico non solo ha pareggiato i conti dopo la sconfitta dell’andata, ha cambiato per sempre la partita. La tensione si è sciolta, il baricentro si è alzato e la Fiorentina ha costretto gli austriaci a restarsene nella loro metà campo.
È stato Nico a metterci la firma su rigore. L’ottavo segnato da quando gioca a Firenze su altrettanti tentativi. In Italia non ne ha mai sbagliato uno e in generale in carriera gli è successo solo una volta, in Germania. Mancava un minuto alla fine della partita. Provate a immaginare la pressione che un calciatore vive in quei momenti. Se è finita con l’abbraccio della Fiesole significa che ha fatto un altro passo sulla strada che può portarlo a diventare un campione.
Di
Redazione LaViola.it