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Gonzalez: “Mondiale? A Firenze volevano mangiarmi vivo perché credevano fingessi infortunio…”
L’esterno gigliato sui Mondiali mancati: “Avrei voluto restare in Qatar, ma la Fiorentina mi ha chiamato a Firenze. In quel momento avrei voluto mandarli…”
L’esterno della Fiorentina Nico Gonzalez ha rilasciato un’intervista ai microfoni dello Youtuber argentino EZZEQUIEL. Questo un estratto delle sue dichiarazioni, quando parla del Mondiale mancato per infortunio: “È stato un momento duro. L’ho vissuta molto male. Mancavano 3 giorni all’inizio del Mondiale. A mia mamma ho telefonato piangendo per dirgli che mi sarei perso il Mondiale. La mia famiglia sarebbe dovuta partire la mattina dopo. Ero in camera con Mac Allister e mi ha visto piangere. Con i giorni e con i mesi sono andato avanti piano piano. Mi sono detto che mi sarei preso una rivincita. Con la Fiorentina abbiamo raggiunto 2 finali e mi dicevo che una di queste 2 mi sarebbe toccata. Le ho perse entrambe, ma la vita non finisce lì. Sono contento perché abbiamo le 3 stelle, ma stando lì è stato un colpo duro e mai mi sarei immaginato potesse succedermi. Oggi sono felice, l’ho superato grazie alla mia famiglia e ai miei amici”.
PSICOLOGO. “Prima dell’infortunio non credevo tanto a queste cose, però oggi parlo con uno psicologo. Tanti che non mi vedevano da tempo, oggi mi dicono che vedono in me un cambio importante, io non me ne rendo conto sono lo stesso a cui piace scherzare. Ma se gli altri me lo dicono, significa che mi sta facendo bene”.
SALTARE IL MONDIALE. “Il gruppo della nazionale ti fa sentire sempre parte. È una famiglia e devi sempre essere grato di farne parte. Quando mi sono infortunato volevo restare in Qatar. Ho parlato con Messi per spiegarglielo e perché cercasse di fare qualcosa con il Chiqui (Presidente AFA, ndr). Io volevo stare lì, non mi importava dello strappo. Quando la Fiorentina mi ha chiamato per farmi tornare a Firenze a curarmi è stato peggio. Devo rispettare il club, ma in quel momento avrei voluto mandarli sai dove”.
FINALE. “Ero tornato in Qatar con la mia ragazza all’epoca e con il mio preparatore. Ero arrivato lì il giorno prima. Sono andato a trovare la squadra e sono rimasto con loro a dormire la notte. Poi è stato bellissimo alzare la Coppa”.
ACQUISTO PIÙ CARO. “Non so se sento pressione, ma è una responsabilità grande. Qui appena perdi 2 partite, il primo che finisce nel mirino sono io. Sono stato 2 anni qui e prima del Mondiale la gente voleva mangiarmi vivo perché credeva che fingessi un infortunio. Uno la vive male, ma anche per questo c’è lo psicologo. Te la fanno sentire tanto, ma non ho mai perso la pazienza. Ad oggi sono molto tranquillo”.
FUTURO AL RIVER. “Lo voglio davvero. Non so se riuscirò a realizzare un sogno, ma voglio che mio fratello mi veda con la maglia del River. Per lui sarebbe molto bello e per me sarebbe molto speciale. Oggi penso alla Fiorentina, un domani mi piacerebbe andare al River, se Dio vuole. Ma tutti intorno a me sanno che mi piacerebbe andare lì”.