Il punto del quotidiano sull’argentino che ha già raggiunto il ritiro della sua Nazionale per preparare gli ultimi giorni prima del Mondiale
Adesso c’è il Mondiale – che altro non è che la “pietra dello scandalo” – ma poi la Fiorentina il caso Nico Gonzalez lo dovrà comunque affrontare con il diretto interessato. Perché quello è stato nelle ultime settimane, fino alle parole di Joe Barone pochi minuti prima di Milan-Fiorentina a tracciare una linea ben definita. Tra ciò che la società viola ha accettato finora e ciò che potrebbe rappresentare una conseguenza. E che vicende simili con protagonisti diretti in Qatar possano aver avuto uguale percorso in altri club non è né un termine di paragone indicativo e né una consolazione. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
SCENARI POSSIBILI
E il comportamento dell’argentino è piaciuto meno ancora ai tifosi viola. Che l’hanno dimostrato nei messaggi via social e non solo. Ricordando di base che l’ex Stoccarda nelle ventitré partite disputate dalla Fiorentina è stato in campo solamente in dieci. Sei in campionato e quattro in Conference League. Ma quelle da titolare si riducono ulteriormente a tre. Per un totale di 389 minuti (185 in Serie A+204 in Europa). Perché prima c’è stata la tallonite (mai ufficialmente notificata). E dopo l’uscita dal campo all’8’ di Fiorentina-Inter dello scorso 22 ottobre c’è stato il mistero.
IL MISTERO
Chiamiamolo così. Visto e considerato che la stessa Fiorentina nell’unico comunicato post accertamenti al giocatore aveva escluso “lesioni muscolo-tendinee”, parlando di rivalutazioni nei giorni a seguire. Però, l’esterno a quel punto è sparito dai radar. Nonostante ad esempio si fosse allenato in gruppo prima delle tre gare contro Sampdoria, Salernitana e Milan.
Gli scenari da qui a gennaio? Nessuno escluso, compreso quello che di fronte ad un’ottima offerta Nico Gonzalez possa essere ceduto. Con ventisette milioni spesi nel giugno 2021 (23,5+bonus), è l’acquisto più oneroso nella storia della Fiorentina.
Di
Redazione LaViola.it