Gomez sta per tornare..cosa cambia col Torero..
Eppure il tedesco non gioca ormai da due mesi, da quel 15 settembre maledetto in cui col Cagliari si è dovuto fermare per infortunio. Da allora tutto il peso dell’attacco viola è stato spostato su Pepito, che ha risposto alla grande, e che già dalla trasferta del Friuli di Udine potrebbe ritrovare il suo partner d’attacco. E come cambierà l’attacco viola col rientro di Gomez?
1- SOLUZIONE 3-5-2 Era quella preferita da Vincenzo Montella a inizio stagione. Cuadrado esterno di centrocampo a destra, Pasqual a sinistra, e davanti Pepito-Gomez. 2- SOLUZIONE 4-3-3 Negli ultimi venti minuti di Fiorentina-Sampdoria Montella ha schierato Rebic centravanti, Rossi esterno d’attacco a destra e Cuadrado a sinistra. Prove generali in vista del rientro di Gomez?
Pepito partendo da destra riesce a dare il meglio di se, e lo abbiamo visto in occasione del gol del 2-0 alla Sampdoria, dove accentrandosi ha sparato in porta un sinistro al sette spettacolare. Cuadrado partendo da sinistra riesce a fare bene, e lo si è visto ad esempio a Verona col Chievo o con quel siluro al Napoli che ha centrato il palo. Ma, Rossi esterno d’attacco non è forse il massimo per le sue qualità fisiche. In questo modo si sfiancherebbe forse troppo perdendo lucidità sotto porta. Ma all’occorrenza può essere un’alternativa.
Più probabile dunque che si riparta dal 3-5-2 con Mario Gomez e cosa cambia al di là dei moduli? 1- I cross di Pasqual e Borja Valero oltre che quelli di Cuadrado non finiranno con costanza nella terra di nessuno. Il capitano viola è il 7° giocatore in assoluto in Serie A che crossa di più con 62 traversoni. Borja di cross ne ha fatti 39, e Cuadrado 13. In totale, dunque, 114 cross in 12 partite. Ma di testa la Fiorentina ha segnato solo 1 gol con Gonzalo col Parma, 1 Borja col Cagliari, 1 di Aquilani a Genova.
2- Gli inserimenti dei centrocampisti saranno ancora più richiesti, necessari, ed anche facilitati. Rossi, e si è visto in maniera lampante contro la Sampdoria, viene molto basso a prendere il pallone. Facendo lo stesso in caso di 3-5-2 con Gomez davanti, la difesa avversaria dovrà far uscire un uomo, tenerne uno su Gomez, ed a quel punto lasciare ampi spazi per gli inserimenti dei centrocampisti. Non è un caso se l’anno scorso quando Montella giocava col 3-5-2 con Toni-Jovetic, spesso segnava Aquilani inserendosi.
3- Attaccare la profondità con lanci lunghi saprà meno di lancio alla disperata, visto che adesso con Pepito affrontare l’uno contro uno soprattutto aereo è impossibile. Ed invece col rientro di Gomez sarà un’altra alternativa alle soluzioni d’attacco.
Avere quell’uomo d’area di rigore è quello che è mancato negli ultimi anni a Firenze. Con un Pepito Rossi in questa forma, che con Gomez potrà godere di ancora maggior libertà spostandosi magari qualche metro indietro, ogni timore reverenziale va via. Ci vorrà ancora qualche settimana per ritrovare il miglior Torero, ma con Rossi-Gomez, si può già iniziare a sognare.