Gomez è in Germania. A farsi curare da Muller-Wohlfahrt. Via al braccio di ferro

Ce l’ha scritto sul contratto: il giocatore, in caso di infortunio, si riserva il diritto di scegliere a chi affidarsi per le cure mediche. E lui, Supermario Gomez è ancora dal suo medico di fiducia, Wilhelm Müller- Wohlfahrt, quello della nazionale tedesca, quello della zampa d’oca. Lui, proprio lui, che ha inviato a Firenze i risultati degli esami del bicipite femorale dell’ex bomberone del Bayern e del Besiktas e turista per caso e per sfortuna in versione fiorentina. Il muscolo è ok. Edema riassorbito. In teoria, Marione potrebbe anche raggiungere i compagni in Austria (quasi impossibile), o venire a Firenze. Non certo per iniziare subito a giocare, ma per avviare la riabilitazione.

Perché la partita a scacchi è iniziata: Mario vuole liberarsi a costo zero, Diego vuole il cash. E Diego su certi principi non molla. Ti ho riempito d’oro per fare i gol di Castillo, come va a finire lo decido io. Anche perché a Corvino servono soldi per fare mercato. E Gomez tre o quattro milioni li porta dentro. Se non si infortunava, dopo le reti segnate in Turchia e il buon Europeo, anche di più. Ma la Merkel ci aveva avvisati: «Gli è fragilinen». E poi chi lo prende deve avere una cassaforte bella piena, perché dovrà allungargli il contratto. L’attaccante abbasserà un po’ il tassametro, ma mica troppo, le spese correnti pesano, eh. E così il direttore generale tiene duro, mentre l’altro prende tempo e il procuratore cerca una società che soddisfi tutti: soldi alla Fiorentina, contrattone al bomberone di grande Germania che si avvia alla dorata pensione. Ma per la Fiorentina, comunque, lui è guarito e dovrebbe salire su un aereo e andare al centro sportivo finché la cosa non si risolve. Uno prigioniero dell’altro. Ma la storia dovrà pur finire