Da Jovic a Cabral, per la Fiorentina ora diventano in totale 9 tra gol, assist e giocate decisive di chi è entrato dalla panchina. Nessuno meglio dei viola
Il gol al 90′ ad opera di un subentrato. Ogni allenatore ci metterebbe la firma. Chiamasi intuizione, magari fortuna. Però vedere un proprio calciatore che entra dalla panchina e poi decide la sfida è senz’altro una soddisfazione per ogni tecnico: vuol dire trasmettere la giusta determinazione e le giuste idee anche a chi inizialmente rimane fuori. Magari questo vale un po’ di più per Italiano, che più volte ha visto i suoi giocatori subentrare senza quella foga che potesse ribaltare le sfide. Ma ora la storia sta cambiando. Lo dicono i numeri, anche delle ultime partite.
DECISIVI… DALLA PANCHINA. Cabral ha deciso la sfida del Picco con la sua zampata nel finale, dopo essere entrato al 77′ al posto di Jovic. Ma proprio Jovic aveva segnato a sua volta contro l’Inter il momentaneo 3-3, essendo entrato dalla panchina. Nella stessa partita aveva tirato fuori una perla incredibile Ikonè, entrato dalla panchina in avvio al posto dell’infortunato Gonzalez. Cosa simile nel match precedente, a Lecce, quando Cabral era entrato con il piglio giusto al posto dell’infortunato Jovic: dopo due gol annullati, assist prezioso per Kouame, alla fine decisivo per l’1-1 finale.
GOL, ASSIST E GIOCATE DECISIVE. Altri esempi? Gonzalez era entrato dalla panchina contro il Verona chiudendo la sfida con il suo gol nel finale, stessa cosa Mandragora per il gol che aveva regalato i 3 punti in extremis contro la Cremonese (con tanti ringraziamenti a Radu). Una partita in cui, il passaggio decisivo, lo fece Zurkowski, altro subentrato. E poi Saponara: a Bologna era stato lui, entrato dalla panchina, a imbeccare Quarta per il momentaneo vantaggio, così come ieri ha messo lo zampino prima che la palla finisse a Cabral per l’1-2.
ITALIANO COME SPALLETTI E SOTTIL. Insomma, in campionato dalla panchina la Fiorentina ha trovato 5 gol e 3 assist, più la giocata di Saponara risultata decisiva per il gol di ieri di Cabral. In totale 9 ‘partecipazioni al gol’ (come evidenziato da Transfermarkt) da parte dei subentrati: dato che Italiano condivide con Spalletti e Andrea Sottil. Nel Napoli, infatti, sono 7 i gol (2 Simeone e Lozano, 1 Osimhen, Politano e Olivera) e 2 gli assist (Politano e Gaetano) da parte dei subentrati, mentre nell’Udinese 6 i gol (3 Beto, 1 Samardzic, Lovric e Arslan) e 3 gli assist (Samardzic, Makengo e Nestorovski) di chi è entrato dalla panchina. I ‘panchinari’ delle altre squadre hanno inciso tutti meno: 7 ‘partecipazioni al gol’ dai subentrati per Sarri e Inzaghi, 6 per Pioli, 5 per Dionisi.
CAMBIAMENTI IN CORSO. Insomma, una capacità che la Fiorentina sta sfruttando dopo tante gare in cui invece chi era entrato non aveva dato il supporto sperato. “Chi è entrato ha deciso la partita, con i cinque cambi chi finisce le partite deve essere determinante”, ha detto Italiano da La Spezia. E con un turnover ora meno ‘forsennato’ rispetto ad inizio stagione, le forze ‘fresche’ che partono dalla panchina iniziano a dare soddisfazioni. Del resto, anche Italiano ci sta mettendo del suo (in positivo), leggendo le partite ma anche cercando di dare un’impronta diversa alla sua Fiorentina quando le cose non vanno bene. Anche ieri ha cambiato sostanzialmente tre moduli (4-3-3, 4-2-3-1 e 4-2-4), per non parlare delle ‘varianti’ a seconda delle situazioni di gioco. Ma anche contro l’Inter, ad esempio, aveva osato per recuperare il doppio svantaggio, prima di capitolare al 95′. Insomma, piccole-grandi modifiche rispetto al ‘dogma’ 4-3-3 che stanno portando anche benefici. Soprattutto, però, è l’atteggiamento dei subentrati che inizia a produrre risultati. Finalmente.
Di
Marco Pecorini