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Gol e trasferte, due tabù da sfatare: Fiorentina a Bergamo per invertire la rotta

Oggi a Bergamo (ore 18) la sfida con i nerazzurri. Italiano ci crede, Gasperini prova ad alzare la tensione

Una vigilia non consueta quella di Atalanta-Fiorentina. O meglio, almeno da parte nerazzurra. Feeling mai sbocciato quello tra i viola e Gasperini che ha provato ad alzare la tensione. Parlando del passato, evocando frizioni e interpretazioni di parte di arbitri e addetti ai lavori. Segno evidente che teme il presente in chiave futura. Scrive La Nazione.

O forse l’obiettivo non si ferma solo alla partita di oggi. Anche se difficilmente sono fraintendibili le sue parole: «Le mie non sono lamentele, ma denunce. Quegli episodi sono chiari ed evidenti, ma appartengono al passato. Speriamo non ce ne siano stavolta. Ci sono un arbitro e un Var importanti (Irrati e Di Bello, ndr). E’ giusto che la rivalità si misuri soltanto in termini non di polemiche, ma di obiettivi contesi».

Sipario.

Il campo racconta sempre storie diverse. E soprattutto resta la Cassazione della dietrologia spicciola che talvolta fa perdere di vista le priorità. Quelle della Fiorentina e di Italiano sono due: segnare e vincere, tornando a farlo in trasferta. Necessariamente con la stessa sequenza. Soprattutto se i tre punti restano il vero obiettivo dichiarato. Due tabù, insomma, scuotere la rete e portare a casa tutta la posta, come si diceva una volta.

Italiano non si è mosso da due concetti base: identità e intraprendenza. Che alla fine sono l’essenza del suo calcio. Che la Fiorentina sta cercando di recuperare dopo un avvio più difficoltoso del previsto per la girandola di impegni che hanno finito per togliere certezze. Ma soprattutto uomini.

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