Cellino chiedeva 60 milioni per il centrocampista e rifiutò un’offerta viola da 50. Dopo la crisi il valore sarà più basso. E il rinnovo di Federico…
La crisi Coronavirus inciderà sul mercato. Il rischio è che l’Italia, che aveva accorciato il gap dalle altre Leghe con il record di spesa (1390 milioni), sia costretta a una frenata. Meno soldi da investire e un ribasso degli investimenti stimabile al momento nel 10%. Un esempio? Se per un talento come Tonali, il Brescia di Cellino sperava di ricavare 60 milioni dalla Juve e ha rifiutato l’offerta di 50 dalla Fiorentina, ora forse dovrà accontentarsi di 40, scrive il Corriere della Sera.
CHIESA. Il discorso vale per tanti talenti in vetrina: da Donnarumma, che il Milan potrebbe sacrificare per aggiustare i conti, a Bernardeschi, superfluo alla Juventus, sino a Chiesa che insieme a papà Enrico sta trattando il prolungamento sino al 2024 con Commisso via Skype ma potrebbe lo stesso finire sul mercato se dovesse chiedere la cessione. L’estate scorsa valeva 70 milioni. Adesso, in tempo di crisi, il prezzo potrebbe calare. Ammesso e non concesso che la Fiorentina, come altre società sono pronte a fare, non inserisca una clausola anti svalutazione. Per sopravvivere è il momento di aguzzare l’ingegno.
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Redazione LaViola.it