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Girone di ritorno shock: Fiorentina da retrocessione, solo Parma e Chievo con meno punti
Una caduta libera che non conosce il fondo per i viola, una crisi che ora porta a guardarsi le spalle e a cercare l’ultimo punto salvezza.
A tre giornate dalla fine del campionato, la Fiorentina non è ancora matematicamente salva. Un crollo verticale in cui non si vede il fondo per la squadra viola, passata da Pioli a Montella con la ripetizione delle stesse lacune e degli stessi limiti. Tecnici, psicologici, di costruzione della squadra. La Fiorentina ha vinto solo 8 partite sulle 35 giocate in campionato: le stesse di Genoa, Udinese ed Empoli, solo Frosinone e Chievo hanno vinto meno gare. Un dato emblematico.
RITORNO SHOCK. Un tracollo vero e proprio che è partito nel girone di ritorno. Quando l’arrivo di Muriel sembrava aver dato una marcia in più a tutta la Fiorentina. Prima i viola marciavano ad un ritmo-mediocrità, poi il rendimento ha iniziato a farsi preoccupante. Da retrocessione. Prima di Natale, ovvero dopo l’1-0 di San Siro contro il Milan e prima del ko interno contro il Parma, la Fiorentina era 7° a 25 punti, addirittura a -3 dal 4° posto. Nonostante la flessione d’autunno con le 8 partite di fila senza vittorie (6 pari e 2 ko dal 7 ottobre al 9 dicembre). Al giro di boa i viola arrivarono poi con 26 punti: da allora hanno fatto appena 14 punti in 16 partite, una media di 0,87 punti a gara.
RITMO-RETROCESSIONE. Un girone d’andata chiuso con tanti punti persi nel finale, rimonte subite e rimpianti. “Dovremo migliorarci nel girone di ritorno”, fu il leit motiv. Invece un tracollo totale. In 16 partite del 2019 in campionato, appena 2 vittorie (con Chievo e Spal), 8 pareggi e 6 sconfitte. La miseria di 14 punti, e un rendimento da retrocessione. Gli stessi punti, nel ritorno, del Frosinone, 2 in meno di Udinese, Empoli e Genoa, 3 in meno del Sassuolo, 6 in meno di Cagliari e Samp, ben 10 in meno del Bologna (che deve ancora giocare il suo turno, stasera con il Milan), 11 in meno della Spal. Per non guardare Torino e Atalanta, che erano dirette concorrenti: hanno fatto rispettivamente 16 e 20 punti in più dei viola. Peggio hanno fatto solo due squadre, Parma (13) e Chievo (7). Guardando solo al girone di ritorno, la Fiorentina sarebbe retrocessa (il Frosinone è in vantaggio negli scontri diretti…).
DAL MILAN… AL MILAN. La crisi nei numeri è ancora più larga se si guarda il rendimento nelle ultime 19 partite, ovvero dalla 18° giornata d’andata. Dal Milan al Milan (prossimo avversario sabato), 2 vittorie in 19 gare, 15 punti fatti e penultimo posto insieme al Frosinone: solo il Chievo ha fatto peggio con 10 punti. Una vera desolazione, insomma, e l’anno che doveva essere ‘della consacrazione’ dopo ‘l’anno di transizione’ si è trasformato in un clamoroso fallimento, con la salvezza ancora non matematica. Il 7° posto (‘l’obiettivo’ di inizio stagione, che tra l’altro ad ora non garantirebbe l’Europa visto che la Lazio, ottava, è finalista di Coppa Italia) è lontano 16 punti (17 se il Milan fa punti stasera), la zona salvezza 8 punti. Ora il calendario dice Milan (casa), Parma (fuori) e Genoa (casa). Caccia al punto-salvezza, prima di chiudere in fretta questa stagione deprimente.
