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Telefonate tra società e mister: avanti insieme (ma si era pensato anche all’esonero)

I Della Valle si aspettavano di aver chiuso il discorso sul futuro: possibile incontro in settimana. Niente esonero durante la sosta.

Una pausa di riflessione. Tensioni, stanchezza, dubbi, perplessità, incertezza. La sconfitta di Cagliari è stata come una sentenza. Il momento, per la Fiorentina, è delicato. È stato, il ko della Sardegna Arena, il punto più basso di una stagione che doveva portare con sé un salto di qualità e che, invece, rischia di concludersi con un fallimento. C’è un salvagente, però: la Coppa Italia. Quella semifinale di ritorno con l’Atalanta che, da sola, potrebbe ribaltare giudizi e prospettive. Ecco perché la sosta rappresenta una specie di oasi per i viola. L’occasione migliore per guardarsi in faccia, analizzare i problemi, e provare a risolverli. Con un tema più caldo degli altri: Pioli.

CONTATTI. La sconfitta di Cagliari non è piaciuta per niente alla società. La prestazione, soprattutto, non poteva passare inosservata. Anche perché arrivata al termine di una settimana nella quale si è parlato di tutto, meno che della gara. Per questo, tra la tarda serata di venerdì e la giornata di ieri, c’è stato un giro di telefonate che ha coinvolto sia i dirigenti viola che il mister. Colloqui più intensi del solito, e utili per capire come affrontare la crisi e, soprattutto, per trovare la soluzione migliore. Addirittura, per la prima volta, è circolata anche l’ipotesi esonero. Salvo clamorose sorprese però, non sarà così. Questo l’esito delle prime consultazioni.

SI CONTINUA COSI’. Un po’ perché i Della Valle e Corvino non hanno mai amato i cambi in corsa e un po’ per il momento (mancano due mesi alla fine della stagione e con una semifinale di mezzo non avrebbe senso cambiare adesso). E poi, soprattutto, tra il mister e la squadra c’è un legame fortissimo. E romperlo rischierebbe di disorientare un gruppo che, al contrario, mai come adesso ha bisogno di certezze. Da qui la decisione di andare avanti senza scossoni, evitando di lasciarsi trasportare dalle tensioni dell’immediato post partita. Non è escluso infatti che nei prossimi giorni la dirigenza e Pioli possano sedersi attorno ad un tavolo. Per analizzare con calma, e più a fondo, i perché delle crisi, e per ribadire alcuni concetti.

DELLA VALLE. I Della Valle infatti sono rimasti spiazzati dalle nuove considerazioni di Pioli sul proprio futuro. Non si aspettavano che il mister, a Cagliari, tornasse su certi temi. In realtà, l’allenatore, voleva chiarire cosa intendesse dire nel post Lazio. Sperava, insomma, di risolvere la questione, anche se nella sua testa il pensiero non cambia. Vuole restare a Firenze, ma vuole capire quanta fiducia ci sia nei suoi confronti e, eventualmente, quali siano i programmi. Si può proseguire il ciclo iniziato due anni fa cercando di fare un passo in avanti o si dovrà ripartire da zero? Questi, in sintesi, i suoi dubbi. Leciti, e meritevoli di risposta ma che, secondo la società, non dovevano essere messi in piazza nel momento decisivo della stagione. Certo, resta forte la sensazione che il matrimonio stia per concludersi. Non ora, però. Tener duro, e andare avanti.

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