L’ex portiere viola parla di Rocco: “In pochi mesi ha conquistato Firenze”. E sulle similitudini con Saputo a Bologna…
Giovanni Galli, ex portiere viola, ha parlato al Corriere dello Sport soffermandosi su analogie e differenze tra Saputo e Commisso, presidenti di Bologna e Fiorentina: «Con tutti i venditori di fumo che sbarcano nel calcio, di sicuro con Saputo è come se il Bologna avesse fatto 13 al totocalcio. Come d’altra parte ha fatto 13 la Fiorentina con Rocco Commisso. Tutti e due hanno capito che per poter arrivare a fare risultati importanti prima devi per forza patrimonializzare il club. Soprattutto se le squadre appartengono a due città meravigliose quanto vuoi come Bologna e Firenze ma non a due metropoli. In questo senso Saputo è uno step avanti rispetto a Commisso, avendo già ricostruito un centro sportivo che è un gioiello e che potrebbe essere tranquillamente quello di un top club ed essendo già sufficientemente a buon punto per quanto riguarda la ristrutturazione dello stadio. E avete visto cosa ha fatto Commisso appena arrivato? Poco tempo dopo aver rilevato la società, ha individuato il terreno giusto, lo ha comprato e presto nascerà un centro sportivo all’avanguardia non solo in Italia ma addirittura in Europa. Spero di avere ragione, presto potremo vedere sia la Fiorentina che il Bologna nelle posizioni più alte della classifica. L’importante è che Bologna e Firenze abbiano pazienza».
TORNARE IN ALTO. «Lo so, il tifoso lo capisco, vorrebbe vincere subito, ma alla fine vince solo una squadra. Che tra l’altro è da anni sempre la stessa. Un traguardo importante devi costruirlo con il tempo. Ti ricordi la grande Sampdoria di Paolo Mantovani? Dal settore giovanile emersero nove, dieci giocatori eccezionali, ai quali il presidente poi aggiunse un fuoriclasse come Cerezo. Questa è la strada che dovranno percorrere anche il Bologna e la Fiorentina, perché è vero che Commisso e Saputo sono due grandissimi imprenditori, ma il calcio ti vuole guardare in faccia tutti i giorni e se sbagli, poi devi pagare tanto in termini economici».
DIFFERENZE. «E’ vero, Saputo è uno che non si fa mai travolgere dall’entusiasmo, resta sempre tra le righe, è sempre pacato, sempre equilibrato. Conoscendolo poco non posso dire se sia introverso, ma quando vado a Casteldebole tutti mi dicono che prima di essere un grande presidente è una grande persona, e mi sembra che lo stia dimostrando anche con i fatti. Per quanto riguarda Commisso cosa devo dire, è un vulcano sempre in eruzione… In pochi mesi ha già conquistato Firenze con il suo modo di fare».
ROCCO. «Commisso è stato eccezionale a ricucire tutti i rapporti sul territorio, è estremamente estroverso, è sempre disponibile, se un giorno lo chiamano anche al circolo della briscola lui parte e va, sapendo di fare felice quella gente. E attenzione, fa felice anche se stesso, sentendosi tanto amato. Lui è già entrato nel tessuto della città, non sta un attimo fermo, la sua testa è in continuo movimento. Il sindaco non lo chiama? Bene, lui cosa fa? Va lui dal sindaco. Questo è un esempio, ma potrei fartene cento».
ANEDDOTO. «Ti racconto un episodio che mi è capitato per farti capire ancora meglio chi è Commisso. Due mesi fa mi trovavo in mezzo al campo con i miei ragazzi, quando poco più in là vidi un capannello di persone. I frequentatori della bocciofila stavano parlando con Commisso e Joe Barone, erano tutti lì che ridevano e scherzavano. Ma cosa successe dopo? Commisso e Barone ci raggiunsero, entrarono in campo e diedero la mano a tutti i miei ragazzi. La capacità di Commisso di comunicare è addirittura travolgente, è proprio quello che da tempo mancava a Firenze e ai fiorentini».
Di
Redazione LaViola.it