Focus
Giovani (future plusvalenze) e intermedi come fatto fin qui o costosi, già affermati ma dal prezzo calante?
Cambierà la politica di mercato della Fiorentina sugli acquisti? Fin qui investimenti sempre su giovani ed eventuali future plusvalenze
La politica societaria della Fiorentina sul calciomercato è stata sempre più che chiara. Quando Rocco Commisso presentò Nicolas Gonzalez la spiegò esplicitamente: “Nico è costato in totale 29 milioni uniti a 11,7 di salario spalmati in cinque anni. Un investimento di 40,7 milioni per un ragazzo di 23 anni. Nel caso di Sergio Oliveira si trattava di un trasferimento di 20 milioni più altri costi che facevano arrivare il totale a 22 milioni. Però il salario nei cinque anni era quasi doppio rispetto a quello di Nico, nonostante i 29 anni di età, per 44,5 milioni in totale. Oliveira dopo cinque anni avrà 34 anni, mentre Nico 28. Crediamo quindi che Gonzalez potrebbe essere ri-venduto a circa 20 milioni, mentre da Oliveira non avremmo niente. Ecco perché abbiamo ritenuto questa operazioni migliore per la nostra Fiorentina”. Non che Gonzalez debba per forza essere rivenduto, per carità, ma in linea di massima la società viola tenderà sempre più volentieri ad investire su calciatori giovani che possano, eventualmente, essere rivenduti generando plusvalenze piuttosto che su giocatori in età avanzata.
FINO AD OGGI. Fin qui, da quando Rocco Commisso ha rilevato la società, la Fiorentina si è sempre mossa così: Amrabat, Pulgar, Pedro, Duncan, Lirola, Igor, Kouame furono i cartellini su cui il club viola investì nella prima estate, più i vari Terracciano, Boateng, Caceres, Badelj e Ribery presi praticamente a costo zero ma con ingaggi più alti. Gli esborsi per i cartellini, al netto che abbiano ‘funzionato’ o meno, sono stati operati per tutti calciatori giovani, che potevano garantire eventuali future plusvalenze. Altri sono stati prestiti, come Dalbert, Cutrone, Ghezzal. Altro esempio della politica societaria lo si è avuto esplicitamente negli anni successivi: Quarta, Maleh ma anche Bonaventura, Callejon e Borja Valero a parametro e l’esborso ridotto per Kokorin (risultato poi un totale fallimento). Pochi soldi sono stati spesi per Nastasic, mentre in prestito sono arrivati Odriozola, Piatek e Torreira. Il grande investimenti è stato fatto, invece, su Gonzalez, mentre a gennaio sono stati presi calciatori a 15 milioni come Cabral e Ikoné, profili giovani e/o rivendibili. Idem l’anno scorso, quando sono stati ingaggiati Dodo e Mandragora, tirando fuori diversi milioni per giocatori giovani il cui valore sarebbe potuto quasi solo che crescere. Altri sono costati relativamente poco come Barak, Brekalo, Sabiri e Jovic (con un’operazione particolare che rispondeva alla logica del rivalutarlo), con prestiti come Gollini e Sirigu.
VALORE ECONOMICO E/O VALORE TECNICO. Mai, insomma, la Fiorentina ha tirato fuori milioni e milioni per calciatori di età superiore ai 25-26 anni (per il cartellino). Berardi, ad esempio, piace da anni al club viola, ma non è mai arrivato proprio perché considerato troppo costoso per l’età che ha (aveva). Luis Alberto è un altro esempio, assieme ai vari Arnautovic ed altri che, nel rapporto età/costi, non paiono rispondere ai parametri con cui si muove la Fiorentina in termini di valore economico. C’è poi il valore tecnico/sportivo. Stando al solo Berardi, per quanto non ci possa essere la garanzia che avrebbe avuto lo stesso rendimento avuto al Sassuolo, negli ultimi quattro anni (periodo dal quale Commisso ha la Fiorentina) ha messo a referto 14, 17, 15 e 12 reti, oltre a 7, 17, 8 e 10 assist. Sergio Oliveira, invece, è finito in Turchia dopo un’annata non certo esaltante alla Roma. A volte ci si azzecca, altre no. E fin qui…
PIU’ GIOCATORI MEDI O UN GRANDE COLPO? Il grande interrogativo è pronto a tornare di estrema attualità in casa viola: altri Ikoné o Cabral a 10-15 milioni, ragionando in ottica imprenditoriale, quindi giovani e/o rivendibili, o colpi più onerosi ma dal rendimento più certo, anche a costo di non fare plusvalenza come Berardi? Chiaro che Berardi sia solo un esempio. Ma in un’estate in cui la Fiorentina è chiamata a provare a fare il salto di qualità e migliorarsi ancora, con diverse pedine da inserire tra cui un portiere (forte), un centrale (forte), un regista/mediano (forte) e una punta (forte) e perché no anche un esterno offensivo (forte), come deciderà di muoversi il club viola ne dirà di più.